Kevin Spacey diventa felino in Una Vita da Gatto, la commedia diretta da Barry Sonnenfeld che arriverà al cinema mercoledì 7 dicembre. Ad affiancare Spacey sono Jennifer Garner e Christopher Walken.
Tom Brand (Kevin Spacey) è un miliardario di grande successo con uno stile di vita che lo ha allontanato totalmente dalla sua famiglia. Intento a recuperare il rapporto iniziando con la figlia, decide di regalarle per il suo compleanno il gattino che desidera da molto tempo. Sulla strada verso casa, però, Tom rimane coinvolto in un incidente e quando riprende conoscenza scopre di essere intrappolato nel corpo del gatto appena acquistato, Mister Fuzzypants.
Adottato dalla sua stessa famiglia, sperimenterà una nuova prospettiva di vita all’interno di casa sua, riscoprendo il piacere di stare accanto ai suoi cari e desiderando di essere di nuovo per loro marito e padre, questa volta migliore.
Mix unico di generi cinematografici, Una Vita da Gatto è un film per famiglie che ha l’obiettivo di intrattenere e commuovere, anche attraverso un giallo dai risvolti soprannaturali. L’idea richiama alla mente film molto diversi tra loro come La Vita è Meravigliosa, Big e Quel Pazzo Venerdì, e sembra fatta apposta per piacere a un pubblico di tutte le età.
Come spiega uno degli sceneggiatori, Ben Shiffren, l’obiettivo della sceneggiatura era quello di raccontare con ironia, ma anche con sentimento, la storia di un uomo che ha sempre trascurato la famiglia per il lavoro e che, grazie a un intervento magico, è costretto a rivedere le sue priorità: “volevamo che il registro fosse un po’ più maturo di quello di tante altre storie di gatti, in modo che anche i genitori fossero in grado di apprezzare il film quanto i figli”.
Al tempo stesso, gli sceneggiatori volevano sfruttare le potenzialità comiche di un personaggio così egocentrico e arrogante imprigionato nel corpo di un animale domestico: “Uno degli aspetti della punizione karmica inflitta a Tom Brand per aver trascurato la sua famiglia – spiega il co-sceneggiatore Daniel Antoniazzi – consiste nel fatto che Tom può sentire tutto quello che i suoi familiari dicono e pensano di lui. Ed è così che si rende conto di quanto gli vogliano bene e sentano la sua mancanza, ma anche di quanto abbiano sofferto per i suoi errori”.
Barry Sonnefeld era convinto che le particolari doti di Kevin Spacey lo rendessero perfetto per la duplicità di quel ruolo: “Kevin era perfetto perché è intelligente, spiritoso e sarcastico, e può apparire, a seconda delle situazioni, molto freddo o molto sensibile – spiega il regista – anche la sua voce era perfetta, perché può essere buffa o sardonica, ma è sempre unica e riconoscibile. Ed è l’ideale per una voce fuori campo”.
Tom Brand è un uomo d’affari di enorme successo, che ha costruito un impero sacrificando ogni tipo di rapporto umano. Eppure, è circondato di persone che ancora gli vogliono bene, nonostante i suoi difetti grandi come un grattacielo. Solo quando si ritroverà con quattro zampe e una coda, si renderà conto di quanto è stato fortunato.
“Il mio cinema è così: fantasia e divertimento, ma anche un pizzico di realtà”
Barry Sonnenfeld