Dall’1 all’11 dicembre, debutta in prima nazionale al Teatro Niccolini di Firenze I Pugni Ricolmi d’Oro ovvero Come un Ricco Suddito Resta Sempre un Suddito, una fantasmagoria da Heinrich e Thomas Mann in salsa brechtiana, con il Gruppo di Lavoro dei Carissimi Padri…, la regia di Claudio Longhi e la produzione della Fondazione Teatro della Toscana.
Dopo Lasciate ogni paura, o voi ch’entrate!, Introibo fiorentino di febbraio scorso, ritorna nella sala di Via Ricasoli il progetto che da 9 mesi ripercorre e condivide con la città di Firenze le ragioni (o piuttosto le follie) che un secolo fa condussero l’Europa nel gorgo autodistruttivo della Prima Guerra Mondiale.
Ripercorrendo la vicenda di Diederich Hessling, protagonista del romanzo satirico II Suddito del tedesco Heinrich Mann, riletto alla luce delle riflessioni di un altro Mann, ovvero il fratello Thomas, I Pugni Ricolmi d’Oro gioca a mettere in luce, con stile grottesco, i tragicomici meccanismi di affermazione del potere e costruzione del consenso che 100 anni fa furono fatali all’Europa. Perché osservare gli errori di ieri è un modo per riflettere (con opportuno straniamento) sui pericoli, assai simili, con cui siamo chiamati a confrontarci oggi. Con pizzico di ironia, alla lezione del grande varietà.
Nelle recite di domenica 4, sabato 10 e domenica 11 dicembre il finale dello spettacolo vedrà il coinvolgimento di 50 cittadini di tutte le età, di Firenze e dintorni, che si sono cimentati in questi 9 mesi nei processi creativi del Gruppo di Lavoro dei Carissimi Padri… in forma di atelier o laboratori. Il cast fisso è invece composto da: Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo.