In occasione della Giornata della Terra, arriva nei cinema italiani Aldabra: C’era Una Volta Un’Isola, uno straordinario viaggio – diretto da Steve Lichtag – alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti del mondo, da vivere in prima persona grazie al 3D. Il documentario, distribuito da Twelve Entertainment, sarà infatti protagonista di un evento cinematografico il 18 e 19 aprile in tutte le sale 3D del circuito UCI Cinemas.
L’isola che non c’è esiste realmente e si trova nel cuore dell’Oceano Indiano. Si chiama Aldabra, ed è l’ultimo paradiso incontaminato al mondo. Per sei volte affondato e riemerso dalle acque e destinato ad inabissarsi ancora, è uno dei più grandi atolli del nostro pianeta, abitato soltanto da rare specie animali e sul quale l’uomo non può mettere piede.
Aldabra è un luogo unico e incontaminato rimasto tale proprio perché l’accesso all’uomo è estremamente limitato, tanto che per realizzare questo film sono stati necessari permessi speciali. L’unico precedente risale addirittura ai primi anni ’50, quando al grande oceanografo ed esploratore Jacques Cousteau fu consentito di realizzare alcune riprese per il suo film The Silent World che gli valse l’Oscar.
Aldabra: C’era Una Volta un’Isola mostra un favoloso spaccato della vita, delle origini e della lotta per la sopravvivenza delle creature che abitano questo paradiso. Dai 150.000 esemplari di tartaruga gigante agli squali, dagli uccelli incapaci di volare alle rarissime specie di granchi e alle altre curiose e straordinarie specie che abitano l’isola: sono questi i protagonisti del film che si raccontano con l’aiuto degli autori di capolavori come il Re Leone e Alla Ricerca di Nemo.
L’isola di Aldabra, affondata, ma sempre riemersa nel corso degli anni, mantiene il suo ruolo centrale nell’arco narrativo riuscendo al tempo stesso a fornire spunti di riflessione che spaziano dall’importanza dei coralli per la sopravvivenza dell’intero pianeta fino alle specie animali che sono state ironicamente salvate da un ambiente tanto ostile.
“Aldabra è una delle meraviglie del mondo e lo è proprio perché il resto del mondo le è così lontano – disse Sir David Attenborough – L’isolamento che ha portato su quest’isola specie animali così uniche è anche l’elemento che ne ha garantito la sopravvivenza”.
