120 anni fa a Bisacquino, vicino a Palermo, nasceva Frank Capra, uno dei registi più importanti dell’epoca d’oro di Hollywood, fra gli anni trenta e gli anni quaranta. Esempio perfetto del self made man (da umile emigrante a celebrità internazionale), Francesco Rosario Capra ha regalato al pubblico amante della settima arte capolavori immortali, capaci di creare un immaginario collettivo popolare. Commedie inimitabili, come Accadde Una Notte (1934), oppure la “trilogia sociale”, composta da È Arrivata la Felicità (1936), Mr. Smith Va a Washington (1939) e Arriva John Doe (1941). E come dimenticare la «favola natalizia per eccellenza», ovvero La Vita è Meravigliosa (1946)?
Ma è con Accadde Una Notte che lo vogliamo festeggiare, la prima pellicola nella storia del cinema che riuscì ad aggiudicarsi i cinque premi Oscar più importanti: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore (Clark Gable) e Attrice (Claudette Colbert), Miglior Sceneggiatura (Robert Riskin, che trattò il racconto Night Bus di Samuel Hopkins Adams).
In Accadde Una Notte, Ellie Andrews (Claudette Colbert) è una ricca ereditiera che scappa dallo yacht del padre, a Miami, per raggiungere New York e sposare l’aviatore King Westley, l’uomo che ama ma che suo padre le impedisce di sposare. Tutti si mettono a cercarla. Ellie sale su un pullman e incontra Pietro Warne (Clark Gable), un giornalista cha ha appena perso il lavoro perché poco affidabile. Quest’ultimo la riconosce la riconosce e decide di accompagnarla ed aiutarla in cambio di uno scoop esclusivo. I due, tra momenti divertenti e furiose litigate, si innamoreranno l’uno dell’altra.
Dieci anni dopo la creazione della Columbia Pictures (1924), gli studios di Harry Cohn con Accadde Una Notte ottennero un inaspettato successo. Cohn era, come scrisse David Stratton, un “taccagno specializzato nel prendere in prestito da altri studios star insoddisfatte”. Fu così che creò l’accoppiata vincente tra Claudette Colbert (della Paramount) e Clark Gable (della Mgm). L’asciutta regia di Frank Capra si sposa perfettamente con la scoppiettante sceneggiatura di Robert Riskin, mettendo a segno un connubio che i due avranno modo di affinare in È Arrivata la Felicità (1936, secondo Oscar alla Regia), Orizzonte Perduto (1937), L’Eterna Illusione (1938, terzo Oscar alla Regia) e Arriva John Doe (1941).
In una delle prime scene, la Colbert e Gable devono condividere la stanza di un motel di poche pretese, una situazione assai piccante per i tempi. Mentre lui stende una coperta che battezza “le mura di Gerico” per evitare all’uno la vista dell’altra. Non vi sono dubbi però che questo muro, fatto di coperte e inibizioni, crollerà. Oltre a questa, memorabile è anche la scena in cui i due si fermano a fare l’autostop: lei insegnerà a lui quanto sia più efficace una bella gamba che un pollice.
Accadde Una Notte, uno dei prototipi della screwball comedy, è stata la consacrazione di Frank Capra, capace di mescolare con maestria umorismo e sentimento. Il primo grande riscatto di quel giovane uomo figlio di un fruttivendolo, che a sei anni lasciò la Sicilia per l’America. Ancora non sapeva che sarebbe diventato uno dei più grandi registi di sempre, quelli che ancora oggi bisogna vedere, per imparare, e per emozionarsi.