Verrà presentato oggi – tra gli Eventi Speciali dei Venice Days – Le Giornate Degli Autori – il film Agnelli di Nick Hooker, un inedito e riuscito ritratto di Gianni Agnelli, conosciuto in tutto il mondo come “L’Avvocato”, un nome che ha segnato l’unicità del suo carisma.
Gianni Agnelli ha attraversato il XX secolo prima a passo di danza, da fortunato erede di una grande famiglia industriale: seduttore ed elegante, affamato di vita e poliglotta ha visto le trasformazioni dell’Italia del dopoguerra, sapendo poi rischiare in prima persona per portare il marchio FIAT a competere con i giganti mondiali dell’automobile. Viene poi l’autunno del patriarca, così come lo racconta questo singolare ritratto, ed è l’altra faccia di una vita bigger than normal: quasi una tragedia elisabettiana in cui la famiglia, la moglie, gli amici e i collaboratori occupano i ruoli di un moderno King Lear. Visto da fuori, Gianni Agnelli appare un titano incrollabile; visto da dentro, un uomo solo. Il documentario, che in Italia sarà visibile in esclusiva su Sky, racconta la storia di Gianni Agnelli, il leggendario industriale e playboy, attraverso le voci della famiglia, degli amici, delle amanti, dei collaboratori più stretti, dei rivali e persino del maggiordomo e del cuoco. Il film narra la vita intensa e drammatica di Agnelli, a partire dalla metà del Ventesimo secolo quando era considerato il playboy più glamour del mondo.
Attraverso le rivelazioni emerse dalle interviste con le sorelle, le amanti e gli amici, e i filmini in Super8 riscoperti da poco di Benno Graziani, vengono alla luce le vicende legate a Pamela Churchill, Anita Ekberg e Jackie Kennedy. La storia ha una svolta negli anni Settanta, quelli della Leadership. Il ruolo stabilizzante di Agnelli alla Fiat, durante quel periodo così oscuro e turbolento, fu fondamentale per la sopravvivenza del paese. I tanti filmati d’archivio mostrano le agitazioni rivoluzionare nelle fabbriche e la minaccia omicida delle Brigate Rosse. Mentre i figli dei politici e dei dirigenti Fiat assassinati dagli esponenti della lotta armata, ricordano la tensione e il conflitto nella Torino di fine anni Settanta.
Il film, quindi, torna a occuparsi della famiglia di Gianni e della controversa relazione con il figlio Edoardo. Interviste più personali affrontano i fallimenti di Agnelli come padre e l’alienazione e il suicidio del figlio. Henry Kissinger e altri amici ricordano quella tragedia e l’impatto che ebbe su Agnelli. La morte avvenuta nel 2003 rappresentò un dolore profondo per i torinesi, per gli italiani e per tutto il jet-set internazionale.