Alessandro Valori torna dietro la macchina da presa con Tiro Libero, in uscita oggi al cinema. Nel cast, accanto al protagonista Simone Riccioni, Antonio Catania, Maria Chiara Centorami, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Marianna Di Martino, il piccolo Jacopo Barzaghi e Nancy Brilli.
Dario (Simone Riccioni) ha 25 anni, è bello, ammirato da tutti e leader, pieno di fan, di una squadra di basket. È un ragazzo arrogante e spocchioso che non avrebbe mai immaginato che tipo di prova la vita gli chiederà di superare. Durante una importante partita di campionato, improvvisamente cade a terra: gli viene diagnosticata la distrofia muscolare. In lui esplode un senso di sconforto misto a rancore, non riuscendo ad accettare nemmeno l’aiuto e l’affetto della sua famiglia.
A questo si aggiunge la condanna, per aver insultato e umiliato una ragazza che gli aveva sfiorato il SUV, a svolgere un’attività sociale presso un centro di riabilitazione per disabili: allenerà la squadra di basket di un gruppo di ragazzi in carrozzina. Al centro incontra Isabella (Maria Chiara Centorami), una volontaria, con cui si scontrerà subito ma come tante volte accade, da uno scontro nasce anche una scintilla. Per Dario è arrivato il momento, e l’occasione, di cambiare.
Tiro Libero è la storia di un cambiamento. È la storia di Dario, un venticinquenne fortunato che ha tutto, bellezza, successo, denaro e pensa di essere invincibile. Questo lo porta ad essere arrogante, insensibile ed anaffettivo anche verso le persone che gli voglio bene. Ma quando la vita lo metterà di fronte alla sfida più grande, capirà, suo malgrado, che l’unico modo di dare senso alla sua sofferenza è quello di cambiare e mettersi in discussione, aprendosi all’amore e alla partecipazione verso gli altri.
Ad interpretarlo, è stato Simone Riccioni: “naturalmente, seppur nell’assoluto rispetto delle condizioni di chi soffre, questa è una commedia – spiega l’attore – una commedia che mescola, sul modello delle nostre ammiratissime commedia all’italiana, risate e commozione, al pari di quando si usava l’intrattenimento leggero, ma mai superficiale. Una maniera per rappresentare la realtà nei suoi aspetti comici e drammatici, attraverso un’idea, un concetto, un pensiero che ci porta, quanto meno, a una riflessione”.
Per il regista Alessandro Valori, il suo Tiro Libero è “una favola contemporanea che invita a riflettere sui valori autentici dell’esistenza e su chi sono i veri campioni: non chi vince, ma chi cade e si rialza superando l’egoismo dedicandosi agli altri. Un film, una storia, un’avventura che vuole essere un atto di sincerità e fiducia”.