Terzo capitolo della saga dedicata al celebre supereroe norreno della Marvel, oggi esce al cinema Thor: Ragnarok il film diretto da Taika Waititi e interpretato da uno grandissimo cast: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo e Anthony Hopkins.
Nel film, Thor (Chris Hemsworth) è imprigionato dall’altra parte dell’universo senza il suo potente martello e deve lottare contro il tempo per tornare ad Asgard e fermare il Ragnarok — la distruzione del suo mondo e la fine della civiltà asgardiana— per mano di una nuova e onnipotente minaccia, la spietata Hela. Ma prima dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori che lo metterà contro il suo vecchio alleato e compagno nel team degli Avengers: l’Incredibile Hulk (Mark Ruffalo).
In Thor: Ragnarok proseguono le epiche avventure narrate in Thor (2011) e Thor: The Dark World (2013), i due precedenti successi cinematografici della franchise che complessivamente hanno incassato più di 1.1 miliardi di dollari in tutto il mondo. I produttori Feige, Lee e Kirby per questo film hanno deciso di ispirarsi alla mitologia norrena per trasformare un dio mitologico in un supereroe a fumetti: “molte persone conoscono bene la mitologia greco-romana, mentre quella norrena non è altrettanto nota – affermano – in questo episodio abbiamo inserito il termine Ragnarok, una parola che nella mitologia norrena indica la fine dei tempi”.
A scrivere la sceneggiatura è stato Eric Pearson che, per trovare l’ispirazione, ha letto due serie a fumetti Marvel: Thor: God of Thunder (2012) e Planet Hulk (2006-07). “In God of Thunder c’è un personaggio di nome Gorr che se ne va in giro a uccidere gli dei. Abbiamo fornito al personaggio di Hela l’aspetto visivo dei poteri di Gorr – spiega Pearson – l’altra serie che ho letto è stata Planet Hulk, in cui Hulk finisce sul pianeta Sakaar ed è costretto a diventare un gladiatore, finendo per diventarne il re. Questo non è un film su Planet Hulk, ma abbiamo preso in prestito alcuni elementi di quella storia”.
Il regista Taika Waititi ha “deciso fin da subito di adottare un approccio molto diverso dai primi due film di Thor. Uno degli aspetti che mi hanno spinto ad accettare questo progetto era la volontà della Marvel di far intraprendere a Thor una nuova direzione, portandolo nello spazio profondo e facendogli trascorrere pochissimo tempo sulla Terra. Volevano renderlo divertente e fargli vivere un’avventura”. Spiegando in che modo il concetto di Ragnarok abbia influenzato il suo approccio al film, Waititi afferma: “Credo che in realtà Ragnarok significhi rinascita. È l’inizio di un nuovo ciclo vitale per il mondo o per i regni dell’universo. È la distruzione del vecchio e la rinascita del nuovo”.
Thor: Ragnarok è un’avventura ricca di spettacolo, azione, umorismo, dramma e tanto divertimento. Riassumendo le sue speranze nei confronti della reazione del pubblico, Taika Waititi afferma: “Voglio che questo film sia una fantastica avventura cosmica, divertente ma al tempo stesso piena di minacce credibili ed emozioni veritiere. Quando i film possiedono un’autenticità emotiva, anche il pubblico viene coinvolto emotivamente. Il pubblico vuole essere parte del viaggio e viverlo fino alla fine”.
“Alla fine del film vi sembrerà di aver viaggiato in altri mondi e di aver attraversato le fiamme insieme a Thor”.
Taika Waititi