(Foto di Paolo Galletta)

Massimo Ranieri recita e canta Riccardo Va All’Inferno

(Foto di Paolo Galletta)

Dopo la presentazione in anteprima mondiale al 35. Torino Film Festival, nella sezione fuori concorso After Hours, esce oggi al cinema Riccardo Va All’inferno è il musical dark e psichedelico della regista Roberta Torre con protagonisti Massimo Ranieri e Sonia Bergamasco.


In un Fantastico Regno alle porte di una città di nome Roma, vive in un decadente Castello la Nobile Famiglia Mancini, stirpe di alto lignaggio che gestisce un florido traffico di droga e di malaffare. Qui, Riccardo Mancini (Massimo Ranieri, foto copertina) è da sempre in lotta con i fratelli per la supremazia e il comando della famiglia, dominata dagli uomini ma retta nell’ombra dalla potente Regina Madre (Sonia Bergamasco), grande tessitrice di equilibri perversi: un tragico e oscuro incidente l’ha reso zoppo e storpio fin dalla tenera età, minando fortemente la sua salute mentale e obbligandolo a trascorrere anni in un ospedale psichiatrico. Tornato a casa, apparentemente guarito, Riccardo inizia a tramare nell’ombra per assicurarsi attivamente il possesso della corona, assassinando chiunque ostacoli la sua scalata al potere. Ma quando diventa Re, perde tutto… Riccardo va all’inferno e lo fa sorridendo.

Sonia Bergamasco (foto di Paolo Galletta)

Sonia Bergamasco (foto di Paolo Galletta)

Ho immaginato un Riccardo Terzo che fosse maschera tragica e comica al tempo stesso – racconta la regista Roberta Torre così Massimo Ranieri per interpretarlo attinge alla commedia dell’arte ma anche ai supereroi Marvel. Per diventare Regina Madre, Sonia Bergamasco si è sottoposta a una lunga trasformazione per invecchiare di 30 anni: lavorando sulla voce, la postura, su alcuni tic, abbiamo creato un personaggio mostruoso e attraente. I costumi pensati con Massimo Cantini Parrini raccontano l’immaginario che avevamo dei personaggi: una Corte Reale abitata da Nobili Signori, Re, Principi e Principesse, il risultato è un film in costume che mescola Shakespeare al contemporaneo. Al centro delle scene il Castello dei Mancini, luogo di antico splendore ormai in rovina, fatiscente ma ferocemente incantato”.

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