Diretto da Neri Parenti, giovedì 14 dicembre arriva al cinema Natale da Chef, la nuova commedia sotto le feste con Massimo Boldi. Ad affiancare il veterano attore del cinepanettone saranno: Dario Bandiera, Rocío Muñoz Morales, Paolo Conticini, Francesca Chillemi, Enzo Salvi, Barbara Foria, Maurizio Casagrande, Milena Vukotic, Loredana De Nardis e Biagio Izzo.
Gualtiero Saporito (Massimo Boldi) è un grande chef, ma solo nella sua testa. Infatti con i suoi arditi mix di ingredienti, cucina solo schifezze, come il risotto perlato con marmellata di visciole, sugna, caviale ed anice; una zuppa con spremuta di cozze, della melassa e una spruzzatina di guacamole e miele della Val di Non; un capitone in umido con panna acida, salsiccia di bufala cruda, collo d’oca tritato. Gualtiero però non demorde e insiste a proporre la sua cucina in ogni occasione, ricevendo solo insulti e porte in faccia. Ma la sua tenacia, un giorno, viene premiata. Sarà il Natale alle porte?
Furio Galli (Dario Bandiera), proprietario di una famosissima ditta di catering, gli offre il posto di capo cuoco nella brigata che parteciperà alla gara d’appalto indetta per “sfamare” il prossimo G7. Finalmente il sogno diventa realtà, ma il disegno di Furio ovviamente è losco. Per salvare la sua azienda sull’orlo della bancarotta infatti, ha promesso al suo avversario di lasciarlo vincere in cambio di un “cospicuo regalo”. Gualtiero si troverà così alle prese con un aiuto cuoco che non sente i sapori, un sommelier astemio e una pasticcera che esce dalle torte anziché prepararle.
Trovatosi a scrivere e girare Natale da Chef, il regista Neri Parenti ha dovuto “imparare a cucinare, impiattare, scegliere gli ingredienti, fare una scorpacciata di ogni programma televisivo sulla cucina, farmi una cultura su vini, vitigni, zone di produzione fortunatamente anche con qualche buona degustazione. Poi però ho dovuto indirizzare tutto questo mio bagaglio culinario nella ricerca di cibi con gli accostamenti più strambi e schifosi. D’altronde per fare un film comico in cucina si devono fare dei pasticci e più sono grandi e più si ride”.