Domani uscirà al cinema Made In Italy, una tormentata dichiarazione d’amore verso il nostro Paese, raccontata con le parole e la musica di Luciano Ligabue che, dopo 16 anni, torna alla regia. Protagonisti del film sono Stefano Accorsi, Kasia Smutniak, Fausto Maria Sciarappa, Walter Leonardi, Filippo Dini, Alessia Giuliani, Gianluca Gobbi e Tobia De Angelis.
La lotta di Riko
Riko (Stefano Accorsi) è un uomo onesto alle prese con una vita in cui tutto sembra essere diventato improvvisamente precario: il lavoro, il futuro, i sentimenti. Ma se a volte rialzarsi non è facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre: c’è un matrimonio con Sara (Kasia Smutniak) da difendere e riconquistare, ci sono amici su cui contare e una casa da non vendere. Riko decide di mettersi in gioco e prendere finalmente in mano il suo destino.
Il Liga torna a girare
Con questo film Luciano Ligabue torna a fare il regista dopo Radiofreccia (1998) e Da Zero a Dieci (2002). Una lunga assenza dettata da motivi personali e professionali. Inoltre, stando alle sue parole, girare un film è “un mestiere faticosissimo, quanto meno lo è per me se paragonato alla mia vera professione, quella di cantante”.
L’amore frustrato verso il proprio Paese
Ligabue però, supportato dalla produzione di Domenico Procacci, ha deciso di dirigere Made In Italy (titolo omonimo del suo ultimo album-tour) per tre motivi che elenca lui stesso:
“Prima di tutto, e questo va naturalmente da sé, questa è una storia che ho creduto valesse la pena raccontare; in secondo luogo volevo esprimere il mio sentimento, ovvero l’amore frustrato vero il nostro Paese, che da circa dieci anni provo a esprimere occasionalmente in qualche canzone e che qui poteva essere raccontato da qualcuno (Riko) che, avendo meno privilegi di me, mi sembrava avesse ancora più diritto ad una certa incazzatura; infine per il percorso di questo progetto: l’anomalia di una storia raccontata in primo luogo attraverso una serie di canzoni che sono arrivate a formare un concept album poi diventato una sceneggiatura e infine questo film in cui le stesse canzoni tornano per accompagnare alcune scene”.
Ispirato alla realtà
Il Luciano regista ha parole d’elogio per i suoi attori: “ho ritrovato Stefano Accorsi dopo vent’anni, e poi Kasia, Fausto Maria e tutti gli altri impegnati a dar vita ad un gruppo di brave persone che rimangono tali nonostante La Legge Del Furiere del nostro Paese”. Ancora una volta, l’ambientazione, quasi per intero, è quella più famigliare al Liga, quella di casa sua: “ancora una volta l’ispirazione dei personaggi e argomenti viene in buona parte dalla realtà che conosco e in particolare da alcuni miei amici storici che in materia di ingiustizia fiscale, spostamenti in avanti di pensione e licenziamenti ne sanno certamente più di me”.