Il prossimo 8 febbraio arriva al cinema I Primitivi, l’atteso film diretto da Nick Park che segna il ritorno sul grande schermo della Aardman, uno degli studi di animazione più amati al mondo. La versione italiana del film vedrà il coinvolgimento di sette doppiatori d’eccezione: Riccardo Scamarcio, Paola Cortellesi, Salvatore Esposito, Greg, Chef Rubio, Alessandro Florenzi e Corrado Guzzanti.
All’alba dei tempi, tra creature preistoriche e natura incontaminata, la vita è perfetta per il primitivo Dag e per la sua adorabile e bizzarra tribù. La tranquillità dell’Età della Pietra viene però travolta dall’arrivo della potente Età del Bronzo, che costringe tutti ad abbandonare la propria casa. Lo scontro tra civiltà prende la forma di un’epica sfida in un gioco di cui fino a quel momento Dag non aveva mai sentito parlare, a differenza dei suoi nemici, già maestri in campo grazie a Dribblo.
Contro qualsiasi probabilità di vittoria e schierandosi contro il parere del prudente e saggio Barbo, Dag insegnerà a Grullo, Gordo e agli altri imbranati cavernicoli come giocare a calcio. Il risultato è un completo disastro. Quando però Dag recluta Ginna, energica e appassionata tifosa, le cose iniziano a migliorare. Usando come campo di allenamento i vulcani ribollenti, i geyser fumanti e le rocce dei canyon, i primitivi imparano a superare i propri limiti e a credere in sé stessi. Nonostante i tentativi di Lord Nooth di indebolire la squadra dei primitivi nascondendo segreti importanti sul loro passato, niente e nessuno riuscirà a fermarli.
Il regista Nick Park aveva infatti in mente l’idea di una commedia sulla preistoria fin dal 2010: “questa è una storia dallo stile epico, con un taglio preistorico. Parla di un omino che decide di salvare la sua tribù. Quando la gente dell’Età del Bronzo arriva nella sua valle, la sottrae alla sua gente e esilia tutti nelle terre selvagge, Dug si batte per riprendersela. Guardando i dipinti nelle caverne ha scoperto che la sua tribù un tempo giocava a calcio, un gioco che è diventato quasi una religione per la gente dell’Età del Bronzo; così porta a casa un pallone e allena la sua tribù per battere i nemici”.
Nick era anche convinto che la storia potesse funzionare per un lavoro con la plastilina: “era un’idea molto legata ai minerali, alla creta. Io stesso amo la plastilina, e sentivo che il mio stile avrebbe funzionato con la clay-animation. E’ una tecnica affascinante perché ti permette di trasmettere qualcosa di te stesso. E’ molto concreta, letteralmente, e ti consente di dare grande espressività e sfumature ai personaggi: istilli la vita nei pupazzi. Credo che il vero punto di forza dei film”.
Per il regista la parte più difficile nella realizzazione de I Primitivi è stata quella di “creare dei mondi nuovi – le Badlands, la valle, le foreste — in model animation, e in modo che non sembrassero dei modellini giocattolo. Dovevamo realizzare un film epico con un budget consistente, ammiccando a King Kong e ai film del grande animatore Ray Harryhausen”. Gli ambienti del film, conclude, “sono tutti ispirati a quanto emerso dalle ricerche sul mondo nell’Età del Bronzo”. Poi sorride e aggiunge: “con qualche licenza artistica!”.
EXTRA – I Primitivi in versione libro e gioco
In concomitanza con l’uscita del film, Il Castoro presenta nelle librerie I Primitivi anche in versione libro e libro-gioco. Nel libro, la storia di Dag, il suo fedele Grugno e gli altri personaggi della tribù, viene raccontata e illustrata attraverso i fotogrammi più divertenti (traduzione di Rosa Vanina Pavone).
Il libro gioco presenta invece labirinti e parole crociate, disegni da colorare, messaggi in codice, parole nascoste da svelare e tanti altri giochi e segreti da scoprire su come nasce un film d’animazione. Con oltre 100 sticker con i personaggi del film (traduzione di Giusy Scarfone).