Il 14 febbraio, giorno degli innamorati, al cinema arriva San Valentino Stories, un lungometraggio in tre episodi ideato da Alessandro Siani e diretto da tre giovani registi napoletani emergenti Antonio Guerriero, Emanuele Palamara, Gennaro Scarpato, che per il loro debutto si cimentano in tre differenti storie d’amore.
San Valentino Stories
C’è chi dice che Napoli è la città dell’amore, sospesa tra leggenda e realtà: nasce da questi presupposti l’idea dell’attore e regista Alessandro Siani che ha pensato tre storie, tre visioni differenti, per tre giovani registi. Un solo film dove protagonista è l’amore raccontato in diversi modi, dove la città di Napoli e il suo mare, contaminano le storie e i suoi protagonisti. Prendendo spunto dalla grande tradizione Italiana dei film a episodi nasce l’idea di questo lavoro, una commedia brillante, che avrà come sfondo Napoli con le sue bellezze e le sue contraddizioni.
Vi proponiamo qui sotto, in ordine, le trame dei tre episodi seguiti dal commento del rispettivo regista che li ha diretti.
Per Amor di Dio – regia di Antonio Guerriero
Cosa può accadere se proprio difronte la chiesetta del borgo di Marechiaro aprisse la prima comunità buddhista a Napoli? Nulla di grave se non fosse per Pasquale, (Pasquale Palma) un cattolico sfegatato e molto praticante, che si innamora di Chiara (Denise Capezza), una buddhista convinta! Riuscirà l’amore tra Pasquale e Chiara a trionfare su tutte le diversità e a rivelarsi il più potente credo mai esistito?
“Questo film è la prova che quando ci si innamora non esistono diversità, non esistono barriere, non esistono limiti. In questo periodo di forti contrasti religiosi nel mondo, sentivo l’esigenza di cercare, o almeno di raccontare, che un punto di incontro tra diversi credi religiosi fosse possibile, e oggi credo che l’unico modo per superare l’odio che accompagna la diversità sia l’AMORE. AMARE è un gesto di grande generosità, perché ogni giorno regaliamo una parte sincera di noi stessi agli altri. Spero che questo episodio possa con il divertimento aiutare a credere di più in se stessi, a credere nelle emozioni vere, a raggiungere quella pace interiore che possiamo trovare solo seguendo la via dell’AMORE”.
L’Isola di Cioccolato – regia di Emanuele Palamara
A Napoli c’è un’isola che non è un’isola. È in mezzo al mare, ma è attaccata alla terra. È lì che si trova l’istituto penale per minorenni di Nisida. Non è solo un carcere, è un luogo dove a volte, accadono dei piccoli miracoli. Antonio (Giovanni Buselli) detenuto del maschile, decide di frequentare un corso in pasticceria per amore di Anastasia (Noemi Sales), detenuta del femminile. Cercheranno insieme un modo per redimersi e salvarsi cucinando delle torte al cioccolato: perché la vita va assaporata con un pizzico di zucchero e non c’è cosa più dolce dell’amore.
“Considero il genere, in questo caso la commedia, uno strumento funzionale per raccontare una storia, in modo che lo spettatore possa ridere ed emozionarsi ma allo stesso tempo creare empatia con i protagonisti e fare suo quel tema sociale. I personaggi che vado a raccontare vivono una vita cruda in un posto paradisiaco. Questo film è un occhio che spia attraverso le sbarre la vita dei ragazzi di Nisida, così come i ragazzi a loro volta osservano il mare a quadrettini. L’amore diventa motore del cambiamento, la libertà è l’ingrediente fondamentale per vivere questo amore”.
Carichi di Meraviglia – regia di Gennaro Scarpato
Cosa succede se due migliori amici all’età di quarant’anni si rendessero conto che, fin da piccoli, per una stramba coincidenza vengono entrambi puntualmente lasciati il giorno di San Valentino dalla rispettiva fidanzata? Eppure Gigi e Ross (duo comico del programma tv Made in Sud) vivono in una situazione agiata e hanno realizzato il loro sogno di una vita: sono diventati due guide turistiche e hanno un’agenzia tutta loro nel Puteolano. Ma non basta. E così mentre tutti gli innamorati della città festeggiano e loro sono soli a casa e disperati, ecco che bussa alla loro porta una bellissima ventenne proveniente dall’Etiopia: Aregash (Elena Sotgiu), nome che tradotto significa proprio meraviglia. La ragazza è venuta in Italia per conoscere i propri genitori che, a detta sua, sono proprio Gigi e Ross. Riuscirà una “figlia” a migliorare le loro vite, a insegnargli la voce del verbo amare e a farli restare… Carichi di Meraviglia?
“Si tratta di un divertente viaggio in uno spaccato di un’Italia dove la burocrazia e la legge mette i bastoni tra le ruote all’amore e al sentimento, quello vero. Una storia che racconta quanto è difficile adottare una bambina “grazie” alla miriade di cavilli e dettagli che la costituzione ci impone. Quest’episodio, attraverso l’arma del sorriso, vuole colpire il pubblico nella sua coscienza civile facendolo porre una domanda dall’inizio alla fine della storia: Ma io, al posto loro, cosa farei?. Un Pozzuoli storica (quella del tempio di Serapide, del rione Terra, degli antichi scavi romani…) fa da cornice a questa favola moderna in cui c’è solo una legge che vince su tutto: l’amore”.