(Foto di Maria Vernetti)

Neri Marcorè e Anna Valle in Questo Nostro Amore 80 di Isabella Leoni

(Foto di Maria Vernetti)

Su Rai Uno andrà in onda a partire da domenica 1° aprile Questo Nostro Amore 80, la serie tv in 6 serate scritta da Stefano Bises e diretta da Isabella Leoni che segue le due precedenti, ambientate negli anni ’60 e ’70. Neri Marcorè e Anna Valle sono i protagonisti di questa fiction che dal 3 aprile andrà in onda ogni martedì in prima serata.

(Foto di Maria Vernetti)

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In Questo Nostro Amore 80 ritroviamo i personaggi (delle prime due stagioni), che avevamo lasciato nel Natale del 1970, nei primi mesi del 1971 per poi entrare insieme a loro negli anni ’80. Un’epoca di grandi passioni civili e di forti contrasti ideologici si è chiusa e se ne sta aprendo una dove la parola d’ordine sembra quella di pensare a se stessi e divertirsi; il mondo è cambiato, è cambiata la gente, il lavoro, il paesaggio, la musica, il modo di vestirsi e sono cambiati anche loro, i nostri protagonisti.

I più giovani sono cresciuti, i ragazzi e le ragazze sono diventati donne e uomini, quelli che erano già adulti lo sono molto di più e c’è chi come Alberta ha iniziato semplicemente a invecchiare. Cambieranno anche le case e i luoghi dove i personaggi conducono le loro esistenze. Mai, come in questa serie, proprio la geografia, le vicinanze, le distanze, creeranno armonie e disarmonie, porteranno nuove emozioni che spesso travolgeranno i personaggi.

(Foto di Maria Vernetti)

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Le vicende di Questo Nostro Amore questa volta si intrecciano nel racconto dei magici anni ’80, che la regista Isabella Leoni descrive così: “il decennio dell’edonismo dilagante, del benessere diffuso, dell’esplosione dei consumi e delle donne in carriera, pronte ad andare alla conquista del mondo e ad esaudire i loro desideri”. Anche questa volta il plot narrativo ha come centro “il microcosmo della famiglia vista come specchio di una più ampia società, fatto di ansie, delusioni, dubbi, scontri, ma anche tanto amore, in cui è facile calarsi perché rappresenta il vissuto di ciascuno di noi” conclude la regista.

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