Giovedì 21 giugno arriva al cinema Obbligo o Verità, il nuovo terrificante nuovo thriller soprannaturale della Blumhouse Productions diretto da Jeff Wadlow e prodotto da Jason Blum. Protagonisti sono i giovani Tyler Posey e Lucy Hale.
Quando un gruppo di amici decide di partire per un’ultima avventura universitaria e si cimenta in una innocua gara di “Obbligo o Verità“, il gioco li segue fino a casa, costringendoli a continuare giocare o ad affrontare conseguenze mortali.
Jeff Wadlow, nella sua arte, miscela da sempre emozioni forti, azione e umorismo. Sia che stia raccontando la storia di un vigilante improvvisato che si ritrova invischiato in una rete di violenze al di là di ogni immaginazione, o che racconti le vicende al cardiopalmo in cui un pilota disonorato che lotta per evitare l’annientamento del genere umano, niente lo appassiona di più che riuscire a creare una storia in cui le apparenze ingannano e nulla è ciò che sembra. Del resto nel cinema è fondamentale mantenere sempre viva l’attenzione del pubblico: “volevo fare un film divertente, intelligente, spaventoso e con una vera posta in gioco” spiega il regista.
A Wadlow è andata a genio l’idea di creare una narrativa che esplorasse cosa sarebbero stati disposti a fare degli amici molto legati tra loro pur di sopravvivere e che al tempo stesso pone agli spettatori lo stesso quesito: Quanto in là sareste disposti a spingervi per sopravvivere a questo gioco? Il regista ammette di aver sempre pensato ad un horror contaminato da un certo umorismo: “sapevamo che sarebbe stato cruciale alzare la posta in gioco per questi amici e renderla molto reale, ma anche offrire al pubblico la possibilità di ridere nei momenti giusti. Ho sempre cercato di trovare una certa leggerezza nei momenti più bui della mia vita, e consideravo importante mantenere un certo equilibrio tra terrore e risate”.
Partendo da una storia del collega sceneggiatore Michael Reisz, Wadlow ha così cercato di realizzare “qualcosa che sia allo stesso tempo terrorizzante e divertente, sapevo che il gioco al quale i personaggi partecipano avrebbe dovuto essere intelligente, con una parte malvagia ad hoc e in grado di far leva sui piccoli problemi nelle reciproche relazioni per farli capitolare”. Più Wadlow lavorava alla sceneggiatura, più si rendeva conto che varie versioni del gioco Obbligo o Verità, esistono in quasi tutte le culture del mondo. Le regole consentono ai partecipanti di far cose che normalmente non farebbero: “raramente ci è concesso di fare qualcosa che non dovremmo – spiega Wadlow – abbiamo preso quell’aspetto del gioco, ed abbiamo alzato la posta in gioco a vita o morte. Diciamo che non solo devi fare e dire queste cose che normalmente non ti sono permesse, ma se non lo fai… morirai. Ciò ha creato una sorta di tempesta perfetta, offrendo l’opportunità di soddisfare molti desideri ed altrettanti momenti di terrore”.
Wadlow e il suo team hanno deciso che attraverso una serie di stratagemmi – una versione mortale e molto più seria di ciò che il gioco ci insegna su noi stessi – un antico demone chiamato Callux entrasse in scena per uccidere. Ha così immaginato un gruppo di amici del college che vanno insieme in Messico per un’ultima vacanza prima di iniziare le loro vite post-laurea e prendere strade diverse. Come in ogni gruppo di amici affiatati, iniziano a emergere relazioni represse da tempo e presunti conflitti sepolti mentre si preparano a dirsi addio. Quando un affascinante sconosciuto convince la protagonista a far si che i suoi amici prendano parte ad una gara apparentemente innocente di “Obbligo o Verità“, i ragazzi risvegliano Callux, un demone ingannatore che è deciso a far confessare loro i segreti più terribili oppure affrontare le loro paure più profonde e se non lo faranno, pagheranno il prezzo più alto.
“Se vuoi vivere – spiega il regista – devi rispondere nel modo più onesto possibile o fare l’unica cosa che non vuoi fare”. In definitiva, Callux costringe i ragazzi del gruppo a mostrare fino a che punto sono disposti a spingersi per proteggere i loro amici. “La relazione tra Olivia e Markie è centrale al film – afferma Wadlow – devono imparare cosa significa sacrificare tutto per quelli che ami, per poterne uscire vivi”.
Ultimata la produzione, Wadlow riflette su ciò che gli piacerebbe che rimanesse al pubblico del film: “spero che le persone si divertano molto guardando il nostro film, che si spaventino, ridano e ne rimangano colpiti. Vogliamo che si sentano emotivamente vicini ai vari personaggi e che, alla fine del film, sembri loro di aver assistito alla gara perfetta di Obbligo o Verità“.
“Ci sono quattro regole: Una volta che ti viene chiesto di giocare, sei in gioco. Devi dire la verità, altrimenti muori. Devi osare o morire. Se smetti di giocare, muori”.
Jason Blum