Si terrà l’anteprima di due film italiani oggi alla 75. Mostra del Cinema di Venezia: Un Giorno All’Improvviso di Ciro D’Emilio (con Anna Foglietta, Giampiero De Concilio, Massimo De Matteo, Lorenzo Sarcinelli, Giuseppe Cirillo, Biagio Forestieri, Fabio De Caro, Alessia Quaratino, Franco Pinelli), selezionato nella categoria Orizzonti, e Arrivederci Saigon di Wilma Labate, che sarà invece presentato nella nuova sezione Sconfini.
Un Giorno All’Improvviso
Antonio ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. A rendere ancora più complessa la situazione c’è Miriam (Anna Foglietta, foto copertina), una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Inoltre Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall’idea di ricostruire la sua famiglia. Per fortuna c’è il calcio e, un giorno, all’improvviso, la vita sembra regalare ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma e quando lo vede giocare, Antonio in campo è una vera rivelazione. Ma ogni sogno ha un prezzo molto alto da pagare.
Ciro D’Emilio ha raccontato: “volevo una storia priva di compromessi, radicale, estrema. Raccontare il tema dell’abbandono dell’adolescenza attraverso una storia d’amore tra un figlio e una madre mi ha permesso di rendere tutto più concreto, visibile, tangibile. La scelta ardua è stata quella di abolire ogni possibile punto di vista diverso da quello del protagonista. Antonio e di conseguenza noi viviamo credendo agli avvenimenti e accettando le esperienze, quasi dimenticando ogni volta che da soli è dura farcela senza prendere schiaffi in faccia. Perché un giorno, all’improvviso, la vita ti si rovescia contro“.
Arrivederci Saigon
Arrivederci Saigon, il documentario di Wilma Labate, è l’incredibile storia delle Stars, la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nella base militare americana. Sono giovanissime con la voglia di successo e di lasciare la provincia industriale dove vivono, così diversa dalla famose colline del Chianti: vengono dalle acciaierie di Piombino, dal porto di Livorno e dalle fabbriche Piaggio di Pontedera.
È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI e uscire da quella provincia è il loro sogno. Siamo nel ’68 e ogni sogno sembra possibile. Ricevono un’offerta che non possono rifiutare: una tournée in estremo oriente, Manila, Hong Kong, Singapore… Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam… Dopo cinquant’anni “Le Stars” raccontano la loro avventura vissuta per tre mesi nelle basi sperdute nella giungla, tra i soldati americani e la musica soul.
Wilma Labate ha descritto così il suo documentario: “è il 1968 e mentre in Italia i giovani occupano le scuole, rinnegano l’autorità di una famiglia patriarcale, rivoluzionano i costumi governati dalla chiesa e decidono di essere soggetti politici, cinque ragazzine della provincia toscana imparano il Soul insieme ai soldati afroamericani in Vietnam. Ancora un altro ’68, tra i tanti, a distanza di cinquant’anni. La sfida è quella di raccontare la Storia con lo sguardo delle protagoniste poco più che adolescenti, riaprendo un capitolo tra i più conflittuali del Novecento con la memoria e la leggerezza di una esperienza incredibile che ha segnato per sempre la loro vita”.