Dopo essere stato presentato al 71° Festival del Cinema di Locarno, il 4 ottobre arriva in sala Un Nemico Che Ti Vuole Bene, la pellicola diretta da Denis Rabaglia e nata da un racconto del maestro di cinema polacco Krysztof Zanussi. Diego Abatantuono e Antonio Folletto sono i protagonisti della storia, supportati da un vasto cast: Mirko Trovato, Sandra Milo, Roberto Ciufoli, Annabella Calabrese, Gisella Donadoni, Ugo Conti, Andrea Preti, Ernesto Lama, Ciro Esposito, Antonio Catania, Paolo Ruffini e Massimo Ghini.
Il film
Una notte di pioggia il professore Enzo Stefanelli (Diego Abatantuono) salva la vita a Salvatore (Antonio Folletto), un giovane ferito da un’arma da fuoco. In cambio l’uomo colpito, un killer di professione, gli promette di trovare e uccidere un suo nemico, chiunque esso sia. Anche se Enzo insiste nell’affermare di non avere un nemico, il giovane si mette a cercarne uno, creando il caos nella vita del professore. Dapprima scettico, finalmente Enzo apre gli occhi sulla sua vita e sulle persone che lo circondano. Riuscirà Enzo a individuare il suo vero nemico? E come si comporterà il killer, ormai diventato il suo unico amico? E se fosse vero che ognuno di noi ha un nemico da eliminare?
Una commedia nera
Il regista Denis Rabaglia racconta così Un Nemico Che Ti Vuole Bene:
“Il film poteva essere un thriller molto cupo e abbiamo provato a percorrere questa strada per un po’. Però, alla fine, siamo arrivati alla commedia nera, o più precisamente alla “black comedy”. Questo genere, infatti, è tipico del cinema inglese e in Italia è quasi sconosciuto. La nostra doveva essere una commedia con protagonista un uomo che si scopre, a poco a poco, circondato da nemici – anche se al principio era convinto di non averne neanche uno. L’incontro e la relazione tra un sicario mafioso e un professore borghese ci consentiva di trattare in modo divertente una situazione alla fine pericolosa e moralmente delicata. Abbiamo voluto rendere il film una sorta di whodunit di Agatha Christie, ma rovesciato, dove lo spettatore si domanda: ma chi sarà il nemico? In questo caso, infatti, non si parte da un cadavere: il colpevole e il delitto sono scoperti dallo spettatore quasi nello stesso istante“.
Le false apparenze
“Dietro questo meccanismo narrativo si nasconde il vero tema del film: e se tutti noi avessimo, tra i nostri cari, un nemico? Qualcuno che cerca di rovinare la nostra vita senza che noi ce ne rendiamo conto? E se ciascuno di noi fosse cieco verso chi ci circonda, incapace di vedere la cattiveria nei nostri confronti? In questo modo le apparenze non sarebbero solo parzialmente ingannevoli, ma semplicemente false. La profonda originalità di questa storia ci invita a meditare su ciò che sappiamo veramente, sulle intenzioni e sui sentimenti delle persone che stanno attorno a noi“.
“Questo film è stato pensato come una commedia italiana nella sua natura, nordica nella sua forma visiva e universale nell’inquietudine che ci suggerisce”.
Denis Rabaglia