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In tre venerdì estivi tutto l’estro di François Truffaut

A quasi 30 anni dalla scomparsa di François Truffaut (il prossimo ottobre 2014), mentre anche la 71ª Mostra d’Arte cinematografica di Venezia decide di omaggiare il regista francese riproducendo nella locandina della Rassegna il fotogramma finale de I 400 Colpi, il canale laeffe (canale 50 dtt-tvsat e 139 di Sky) propone tre serate di grande cinema per immergersi nel mondo raccontato con tocco originale dal padre della Nouvelle Vague. A partire da stasera (ore 21.10), verranno trasmessi per tre venerdì tre opere del regista e critico francese, che sulla scia del Neorealismo italiano, ha saputo ricreare ambienti e atmosfere intime in bilico tra commedia e dramma.

"Baci Rubati"

“Baci Rubati”

Si parte con Baci rubati, in cui ritorna protagonista la fragile e problematica figura di Antoine Doinel, ormai ventenne, alle prese con l’amore. Il personaggio interpretato da Jean–Pierre Leaud è rappresentato in piena evoluzione, nell’affannosa ricerca di conquistare un proprio equilibrio tra amore e lavoro, e un proprio posto nel mondo. Pur essendo stato girato nei giorni della contestazione studentesca del ‘68 e nel periodo della destituzione di Henry Langlois da direttore della Cinémathèque Française, la pellicola lascia sullo sfondo queste problematiche reali, per restituire un ritratto intimo della crescita interiore del protagonista. Baci rubati guadagna nel 1968 il Grand Prix du Cinéma Français, il Premio Louis-Delluc, il Prize of the British Film Institute e una nomination all’Oscar come miglior film straniero; mentre nell’anno successivo è inserito nella lista dei migliori film stranieri del National Board of Review Awards.

Il Cameralook di Antoine nel finale de "I 400 Colpi"

Il Cameralook di Antoine nel finale de “I 400 Colpi”

Venerdì 15 agosto, alle ore 21.10, spazio al film manifesto della Nouvelle Vague, I 400 Colpi, primo lungometraggio di Truffaut regista. Girata tra la fine del 1958 e l’inizio del 1959, la pellicola fu presentata al 12° Festival di Cannes vincendo il Premio per la Miglior Regia, riconoscimento che si affianca al premio come Miglior Film Straniero del New York Film Critics Circle Awards sempre nel ’59, e al Premio Joseph Burstyan per il Miglior Film Straniero. Un film che racconta l’adolescenza problematica del dodicenne Antoine Doinel che si muove sullo sfondo del quartiere parigino in cui lo stesso Truffaut è cresciuto, ed inaugura una serie di film con lo stesso protagonista, alter ego del regista, sempre interpretato dal medesimo attore Jean–Pierre Leaud, alle prese con le diverse fasi della vita, dall’adolescenza alla maturità. L’opera è dedicata alla memoria di André Bazin, morto proprio la sera del giorno in cui iniziarono le riprese.

"Jules et Jim"

“Jules et Jim”

A chiudere il triplice appuntamento con il cinema d’autore francese, venerdì 22 agosto alle ore 21.10, va in onda Jules et Jim, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Henri-Pierre Roché che racconta l’evolversi di un particolare triangolo amoroso. Jules e Jim sono due amici e sono abituati a condividere tutto: l’amore per la letteratura, l’arte e le donne. Nella loro vita, però, irrompe Catherine, interpretata da una passionale Jeanne Moreau, che mette in crisi il rapporto di amicizia tra i due ragazzi. La colonna sonora è composta da Georges Delerue e la pellicola vanta numerosi premi, tra cui Premio per la regia al Festival di Mar del Plata e al Festival di Acapulco, il Premio Académie du cinéma – Stella di cristallo per il miglior film francese e Gran Premio per l’interpretazione femminile a Jeanne Moreau; e il Nastro d’argento per il miglior film.

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