Setteponti Walkabout, il web doc interattivo che racconta l’antica Strada Setteponti, il percorso etrusco che attraversa il Valdarno collegando Firenze ad Arezzo, sarà presentato al 59/mo Festival dei Popoli, venerdì 9 novembre alle ore 16.00, presso la Mediateca Regionale Toscana di Firenze.
Il web doc, inserito nella nuova sezione Doc Explorer – uno spazio in cui il linguaggio documentaristico si fonde con altre forme di espressione e con gli spazi messi a disposizione dalle nuove tecnologie – sarà fruibile attraverso delle postazioni web presso la mediateca nella medesima giornata fino alle ore 20. Già presentato all’ultimo Taormina Film Fest, Setteponti Walkabout è un viaggio cinematografico multimediale diviso in tre capitoli che ibrida documentario, animazione, sound design e materiali d’archivio. Prende ispirazione nel titolo dal romanzo di Bruce Chatwin Le Vie Dei Canti e si pone un obiettivo, principio creativo ed esigenza vitale stessa del lavoro: percorrere, conoscere e raccontare i territori, per scoprirne la costante evoluzione, a partire da quei mondi e da quelle storie che forse solo la tradizione, forte costante e sempre viva del narrare può salvare dall’oblio, riconsegnandoli all’uomo e alla memoria.
Il documentario è stato realizzato attraverso l’omonima residenza d’artista ideata e promossa dall’associazione culturale MACMA, nell’ambito di Sguardi Factory Lab, contenitore di percorsi di formazione e produzione parallelo a Sguardi sul Reale Festival. La residenza ha prodotto un’opera collettiva sviluppata nell’arco di un anno, realizzata con il sostegno di SIAE “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” e MIBACT, che ha visto il coinvolgimento di quattro artisti under 35, come autori dell’opera: Gianfranco Bonadies (illustratore/animatore), Gianpaolo Capobianco (sound designer), Michele Sammarco (filmmaker) e Valeria Tisato (assistente creative coder). “Il documentario – spiegano gli ideatori del progetto – racconta un angolo di Valdarno, ma rispecchia anche la storia di tanti luoghi di Italia. Nelle storie dei protagonisti ciascuno può riconoscere storie vicine o familiari”.