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Glass, le radici dell’identità nel terzo capitolo di M. Night Shyamalan

M. Night Shyamalan riunisce le storie di due dei suoi straordinari film originali — il film del 2000 Unbreakable – Il Predestinato e il film del 2016 Split — in un esplosivo action thriller completamente nuovo: Glass. Il film, nelle sale dal 17 gennaio, vede protagonisti James McAvoy, Bruce Willis, Anya Taylor-Joy e Samuel L. Jackson.


Il film

All’inizio di Glass scopriamo che nei 16 anni trascorsi dagli eventi di Unbreakable, David Dunn (Bruce Willis) è diventato un vigilante, un eroe a tutti gli effetti, conosciuto come Il Sorvegliante, impegnato a proteggere a tempo pieno i cittadini di Philadelphia con l’aiuto del figlio Joseph (Spencer Treat Clark), ormai adulto. Ma Dunn è una figura controversa ed è ricercato dalla polizia. Il suo successo dipende dalla sua capacità di tenere segreta la propria identità e di stare sempre un passo avanti alla legge. Nel frattempo, le sinistre personalità di Crumb (James McAvoy) hanno rapito altre quattro ragazze per nutrire la Bestia. La polizia non è stata in grado di trovarle. Sarà Dunn a dover scovare Crumb e dovrà farlo alla svelta.

Quando l’epico scontro tra i due ha finalmente luogo, Dunn e Crumb vengono catturati e rinchiusi al Raven Hill Memorial, l’Ospedale psichiatrico dove saranno sottoposti alle terapie imposte dalla dottoressa Ellie Staple (Sarah Paulson), specializzata in un particolare tipo di mania di grandezza: quella degli individui convinti di essere personaggi dei fumetti. La dottoressa, però, ha in cura un terzo paziente che mostra lo stesso presunto disturbo, un uomo ricoverato al Raven Hill da 16 anni: Elijah Price (Samuel J. Jackson). Price, ora è costretto su una sedia a rotelle ed è pesantemente sedato: è ormai l’ombra dell’uomo che era. Mentre sono alle prese con questa loro nuova condizione, i tre uomini riceveranno diversi aiuti dal mondo esterno: da Joseph, il figlio di Dunn, dalla madre di Price (Charlayne Woodard) e da Casey Cooke (Anya Taylor-Joy), che ha sviluppato un legame molto particolare, quasi spirituale, con Crumb, il suo ex carceriere.

David Dunn (Bruce Willis)..Photo: Film Frame..©Universal Pictures

David Dunn (Bruce Willis)..Photo: Film Frame..©Universal Pictures

La trilogia

Il risultato dell’incontro tra questi personaggi provenienti da film che sono stati realizzati a 16 anni di distanza l’uno dall’altro, ha sorpreso anche Shyamalan. “Non avevo mai fatto niente del genere – confessa il regista – provavo una profonda nostalgia perché questo film abbracciava una gran parte della mia vita professionale. Per questo mi sono molto emozionato. Gli spettatori attendono con ansia questo nuovo film perché sono legati a uno o entrambi i capitoli precedenti e ciò determina un tipo di rapporto con il pubblico che non avevo mai sperimentato prima”. Tutti i film di Shyamalan sono creazioni originali. Non aveva mai realizzato un sequel prima d’ora: “in genere le persone vengono a vedere un mio film perché racconto una storia che suscita il loro interesse e di cui non conoscono molto. Ma in questo caso è diverso. Il pubblico è già nella storia e ha delle aspettative. È un processo del tutto nuovo, che ho affrontato con grande serietà”.

Dopo Unbreakable – Il Predestinato e Split, Glass chiude una delle trilogie più innovative e inattese della storia del cinema: “voglio che ciascun film sia un’opera completa, con una sua forza, un suo linguaggio, una sua originalità – afferma Shyamalanma la trilogia, nella sua interezza artistica, è più della semplice somma delle parti, i tre film si onorano a vicenda come fratelli e sorelle”.

La Bestia (James McAvoy)..Photo: Film Frame..©Universal Pictures

La Bestia (James McAvoy)..Photo: Film Frame..©Universal Pictures

Le radici dell’Identità

Se Unbreakable – Il Predestinato analizzava un uomo la cui modesta percezione di sé lo aveva reso incapace di comprendere il suo vero potere e Split esplorava il potere letale di un mostro generato da una mente traumatizzata, Glass scava fino alle radici stesse del concetto di identità, chiedendosi se noi siamo oggettivamente chi siamo o se invece sia la nostra mente a plasmare e, in definitiva, a determinare la nostra realtà fisica. Se crediamo di essere supereroi, lo siamo davvero, anche se si tratta di una illusione?

La ricerca psicologica di Shyamalan

Mi interesso di psicologia e delle terapia psicologica sin dai tempi dell’università, per cui mi sono trovato a mio agio a trattare questi temi – racconta Shyamalancol passare del tempo, il lavoro di ricerca e la storia cominciano ad alimentarsi a vicenda. Per realizzare Split mi ero documentato sul Disturbo Dissociativo dell’Identità. Unbreakable ha avuto un iter molto simile. Mi ero rotto i crociati anteriori di entrambe le ginocchia giocando a basket e mi ero dovuto sottoporre a una lunga riabilitazione e a sedute di fisioterapia. Questa esperienza pervade tutto il film Unbreakable”.

Mr. Glass (Samuel L. Jackson)..Photo: Film Frame..©Universal Pictures

Mr. Glass (Samuel L. Jackson)..Photo: Film Frame..©Universal Pictures

Sequenze inedite

Shyamalan ha inserito in Glass alcune sequenze inedite di Unbreakable – Il Predestinato per una serie di scene che raffigurano i ricordi di David Dunn o di Joseph: “è stato fantastico perché queste scene, che non erano state usate in Unbreakable, mi sono sempre rimaste in mente e ho pensato che avrebbero potuto funzionare nel nuovo film, se le avessi scritte nel modo giusto – racconta Shyamalaneravamo davvero entusiasti all’idea e il pubblico stenterà a credere ai propri occhi. In una scena vediamo un ragazzino e in quella successiva lo ritroviamo venticinquenne. Non abbiamo usato  computer grafica. Entrambi sono reali. E succede lo stesso con Bruce Willis. Fa un certo effetto vedere qualcuno invecchiare di diciotto anni proprio davanti ai tuoi occhi”.

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