Dopo essere stato presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma, giovedì 20 giugno uscirà nelle sale Il Flauto Magico di Piazza Vittorio, il film diretto da Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu con Ernesto Lopez Maturell, Violetta Zironi, El Hadji Yeri Samb, Petra Magoni e con la partecipazione amichevole di Fabrizio Bentivoglio (che ha preso parte alla scrittura del soggetto e della sceneggiatura).
Il film
Il Flauto Magico di Piazza Vittorio è un film musicale che rivisita e re‐interpreta, arricchendola e adattandola ai nostri giorni, l’opera di Mozart, interpretato in 8 lingue dai musicisti‐attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio, ognuno secondo le proprie tradizioni e culture musicali. Tutto avviene nei giardini di Piazza Vittorio, che si animano per magia durante la notte, e contrariamente a quanto accade nell’Opera di Mozart, i personaggi femminili possono cambiare il corso degli eventi e assumere un ruolo decisivo.
Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu raccontano…
“Questo film nasce per essere una favola musicale, sognata da un’intera piazza, di una grande città europea di oggi. Piazza Vittorio nel centro di Roma, con i suoi giardini e palazzi frequentati quotidianamente da un’umanità variegata che ne fa il centro del quartiere più multietnico della città è anche il luogo che ha visto nascere l’orchestra omonima. I suoi musicisti, che recitano nel film hanno trasformato l’opera di Mozart in una travolgente interpretazione multilingue. Nel nostro film la Piazza, dopo l’orario di chiusura, dal tramonto fino all’alba del giorno seguente, diventa il luogo dove tutto può accadere e dove tutto effettivamente accade, come in una favola“.
“In questi nostri tempi caratterizzati da un fenomeno migratorio che è quasi un’emergenza, che interessa tutta l’Europa, il messaggio di integrazione, convivenza e scambio necessario trova nella nostra favola una sintesi chiara e immediata, che rende evidente il reciproco arricchimento umano e artistico di cui sono portatrici culture e tradizioni diverse, che sono capaci, nell’incontro, di integrarsi attraverso lo scambio sia musicale che umano. Con una compagnia multietnica di questo genere, confortati da un “punto di partenza” universale e popolare come la musica di Mozart, abbiamo intrapreso questo viaggio cinematografico con la certezza che lo splendore della musica e della poesia veicoli al meglio un messaggio oggi più che mai necessario e universale”.