Alla 76. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, oggi verrà presentato il primo film italiano in Concorso. Si tratta de Il Sindaco Del Rione Sanità, pellicola diretta da Mario Martone che partecipa per la seconda volta di seguito in gara dopo aver portato, lo scorso anno, Capri-Revolution. Nel cast troviamo: Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo, Roberto De Francesco, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia, Giuseppe Gaudino, Gennaro Di Colandrea, Lucienne Perreca, Salvatore Presutto, Viviana Cangiano, Domenico Esposito, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice, Morena Di Leva e Ernesto Mahieux. Il film arriverà nei nostri cinema, come uscita evento (elenco sale su NexoDigital.it), il 30 settembre e l’1 e il 2 ottobre.
Il film
Antonio Barracano (Francesco Di Leva), “uomo d’onore” che sa distinguere tra “gente per bene e gente carogna”, è “Il Sindaco” del rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio, questa è la regola. Quando gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello (Salvatore Presutto), il figlio del fornaio, deciso a uccidere il padre, Don Antonio, riconosce nel giovane lo stesso sentimento di vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per sempre. Il Sindaco decide di intervenire per riconciliare padre e figlio e salvarli entrambi.
Da Eduardo De Filippo, l’eterna lotta tra il bene e il male
Dopo aver messo in scena a teatro, nel 2017, il capolavoro di Eduardo De Filippo dirigendo Francesco Di Leva nei panni del Sindaco e gli attori della Compagnia del Nest di Napoli, Mario Martone ne realizza l’adattamento cinematografico, dando vita a un film di forte attualità e capace di raccontare l’eterna lotta tra il bene e il male. Il regista raccona: “questo film nasce da lontano, quando ho diretto a teatro Il Sindaco del Rione Sanità al Nest di San Giovanni a Teduccio, una sala di cento posti ma molto agguerrita; lavorare in seguito all’adattamento per il cinema è stato quasi un passaggio naturale. Per quella che è stata un’esperienza per certi aspetti sperimentale, sono felice che anche il film possa intraprendere un percorso di distribuzione alternativo come quello della uscita evento”.