Tratto da The Fault in Our Stars il best seller di John Green (pubblicato nel gennaio 2012), arriverà domani nelle sale Colpa delle Stelle, il commovente film diretto da Josh Boone con protagonisti Shailene Woodley e Ansel Elgort. I personaggi che interpretano, Hazel e Gus, sono due ragazzi straordinari, uniti da un umorismo pungente, dallo sdegno per le convenzioni. Un amore travolgente, un rapporto incredibile, quasi un miracolo, visto che si sono incontrati all’interno di un gruppo di supporto per malati di cancro.
Hazel Grace Lancaster (Shailene Woodley) ha sedici anni. Alterna momenti di grande affetto e di scarsa tolleranza nei confronti dei suoi genitori un po’ asfissianti. Si invaghisce, ricambiata, di un giovane di nome Gus Waters (Ansel Elgort). I due ragazzi iniziano una storia in cui condividono anche i timori e le preoccupazioni per il loro stato di salute, oltre alla passione per i libri, fra cui primeggia il preferito di Hazel, An Imperial Affliction.
La ragazza ha provato più volte a contattare il misantropo autore del libro, Peter Van Houten (Willem Dafoe), ma senza alcun risultato. Quando Gus riesce a raggiungere Van Houten tramite l’assistente dello scrittore, viene inaspettatamente invitato ad incontrarlo ad Amsterdam. Gus intende portare Hazel con sé in un viaggio che potrà finalmente chiarirle il motivo per cui questo libro è sempre stato tanto importante per lei. Tuttavia le risposte che sta cercando non arriveranno da Peter Van Houten, ma dalla straordinaria avventura che Hazel vivrà al fianco di una persona che non ha paura di amare, un ragazzo che le regalerà “un pizzico di eternità, un ‘per sempre’ in una manciata di giorni”.
John Green aveva iniziato a lavorare al suo romanzo nel 2000 dopo aver prestato servizio come cappellano presso un ospedale per bambini. Spiega: “Volevo scrivere una storia su due giovani come tanti di quelli che avevo incontrato in ospedale, simpatici e pieni di vita. Ma volevo che Colpa delle Stelle fosse anche una storia d’amore, anche se per tanto tempo non mi era chiaro di che tipo di amore dovesse trattarsi. Alla fine, dopo aver svolto anni di ricerche sui miei personaggi, ho trovato Hazel e Gus. Hanno idee molto diverse su cosa significa vivere bene e ognuno di loro ha una sua specifica visione del mondo, ma sono uniti dal loro amore e da un libro”.
L’amicizia di Green con una giovane donna di nome Esther Earl, a cui ha dedicato Colpa delle stelle, gli ha fornito lo spunto per raccontare la storia. Anche se Esther non incarna nessun personaggio specifico del libro, Green osserva: “La nostra amicizia e la sua gioia di vivere sono state una grande fonte di ispirazione”. Affetta da un cancro alla tiroide metastatizzato, Esther Grace Earl è morta nel 2010, all’età di 16 anni. Ancor prima che il romanzo fosse pubblicato, Hollywood ha bussato alla porta ma Green non era convinto di voler cedere i diritti del suo romanzo al cinema. “E’ una storia molto intima e personale e non riuscivo ad immaginarla trasformata in un film”.
Tra i fan del libro, anche gli sceneggiatori Scott Neustadter e Michael H. Weber: “La verità è che siamo stati fortunati ad essere coinvolti in questo progetto ancor prima che il libro diventasse famoso in tutto il mondo”, spiega Neustadter. “Il nostro obiettivo era preservare quanto più possibile del romanzo, creando al tempo stesso un’esperienza totalmente cinematografica – ha aggiunto Weber – come nella maggior parte dei libri, la sfida maggiore è stata esternalizzare la voce interiore del libro”.
L’attrice Shailene Woodley, rimasta particolarmente colpita dal libro, ha investito molto di sé in questo film: “è una storia d’amore fra due ragazzi affetti dal cancro, ma non è una storia sui malati di cancro: sono commossa da Hazel e Gus, che sono in grado di vedere cose che la maggior parte di noi non vede perché siamo troppo impegnati a rincorrere la nostra vita”.
Willem Dafoe, che interpreta il ruolo centrale dell’enigmatico autore Peter Van Houten, è rimasto affascinato dall’abile mescolanza di commedia e dramma presenti nel libro, “due elementi sempre difficili da equilibrare. È un film commovente e realistico, mai stucchevole o eccessivamente sentimentale”.
“Questa storia mi ha insegnato che tutto è passeggero, che nulla è garantito e che la vita può essere lunga o breve. La cosa che conta sono i bei momenti di cui è fatta: questo film ha cambiato per sempre il modo in cui considero ogni respiro”
Shailene Woodley