Tratto dall’omonimo cortometraggio da lui scritto e diretto, giovedì 21 novembre arriva al cinema Countdown, l’horror di Justin Dec che ci invita a riflettere sull’uso ossessionante che facciamo del nostri smartphone.
Il film
E se un’app potesse dirti quanto tempo ti rimane prima di morire? Un gruppo di ragazzi, per gioco, scarica sul cellulare una nuova applicazione che permette di prevedere esattamente la propria data di morte. A turno i ragazzi scoprono che l’app Countdown non lascia scampo ed è impossibile da disinstallare. Con il passare delle ore e la fine che si avvicina, ognuno di loro dovrà trovare un modo per salvarsi prima che scada il tempo.
Dal corto al lungometraggio
Justin Dec ha risparmiato ogni centesimo che ha guadagnato lavorando come assistente alla produzione e nel 2016 è stato in grado di creare in sole due notti il cortometraggio di cinque minuti che oggi è diventato il film che si vedrà sul grande schermo dal 21 novembre. Il concetto di Countdown è ispirato a un gesto molto semplice: impostare il timer su uno smartphone. “Un giorno mi è venuta in mente l’idea: cosa succederebbe se questo timer indicasse il momento della mia morte? – spiega Dec – probabilmente non è un pensiero da persona normale, ma mi ha fatto venire in mente qualcosa“.
Il demone di Countdown
Una parte fondamentale del film era garantire che il demone evocato fosse davvero terrificante. “Puoi conoscere il tuo destino o puoi morire in modo naturale, ma se decidi di prendere quelle informazioni e provi a cambiare il tuo destino, infrangi le regole – osserva Justin Dec – il demone è un cacciatore a cui piace la caccia e vuole essere il tuo incubo, in ogni secondo, fino al tuo ultimo respiro“. I film-makers hanno scelto di rivelare lentamente il demone, per creare un senso di suspense, iniziando con un’ombra fino a vedere sempre più caratteristiche di uno spirito che si nutre di anime. Il demone si nutre anche delle paure di cui non parliamo mai: i demoni interiori che ci divorano.
L’ossessione per i nostri telefoni
In Countdown, quell’atavica curiosità di voler conoscere il momento della propria morte si lega a un tema moderno – l’ossessione per i nostri telefoni – che offre le basi per un film horror particolarmente attuale. “Abbiamo tutti questa ossessione per i nostri telefoni, al punto che le persone sono più connesse con i loro smartphone che con le loro famiglie – afferma il produttore John Rickard – ho pensato che fosse intelligente sposare le due idee. Mi è sembrata la formula perfetta per un film horror con un significato dietro. Uno dei temi centrali del film è che abbiamo così tanto tempo da poter passare con le persone che amiamo. Dovremmo apprezzare quei momenti perché non sappiamo mai quando scadrà il nostro tempo, quindi spegniamo un po’ il telefono“.
Risate e terrore
Più di ogni altra cosa, il regista di Countdown voleva offrire al pubblico un film davvero da brivido: “ci sarà da saltare sulla poltrona, da ridere e da avere paura – conclude Justin Dec – è un film divertente, veloce e allegro che ti cattura fin dal primo fotogramma e non ti lascia più andare: e quello era l’obiettivo“. Dec scaricherebbe un’app come Countdown? “Assolutamente no – risponde – preferisco vivere in modo del tutto inconsapevole“.