Dal 24 al 26 febbraio, come uscita-evento, arriva al cinema – distribuito da 102 Distribution – Lourdes il documentario di Thierry Demaizière e Alban Teurlai, osannato dal pubblico in Francia con oltre 260.000 spettatori.
Il documentario
Lourdes è un film sulla condizione umana, sulla fede, sulla speranza e sull’amore. Una storia di invisibili che mostra la vita attraverso una lezione d’umanità straordinaria grazie alla solidarietà e alla capacità di mettersi al servizio del prossimo. Thierry Demaizière e Alban Teurlai, che sono stati quasi un anno a Lourdes per realizzare il documentario, ci raccontano come sono stati toccati dall’umanità che hanno incontrato e dal carattere unico di un luogo dove ognuno può mostrarsi per quello che è realmente nel rispetto della dignità e della sofferenza che accomuna tutti.
La grotta di Lourdes
La grotta di Lourdes è visitata ogni anno da decine di milioni di persone, ognuna con i propri sogni, aspettative, speranze e pensieri. A Lourdes convergono tutte le fragilità e le povertà del mondo. Il santuario è un rifugio per i pellegrini che, spogliandosi degli orpelli della vita di tutti i giorni, cercano un contatto quasi carnale con la Vergine. I registi vi si sono recati per ascoltare le preghiere e le storie spesso sconcertanti di chi chiede qualcosa. Una decina di personaggi si raccontano davanti alla loro telecamera. La roccia della Grotta di Lourdes è accarezzata da una moltitudine infinita di persone di origine e condizione diversa che hanno lasciato lì l’impronta dei loro sogni, le loro aspettative, le loro speranze e le loro frasi. A Lourdes convergono tutte le fragilità e tutta la povertà dell’uomo. Il Santuario di Lourdes. dove avvenne l’apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous nel 1858, è il terzo santuario cristiano al mondo per numero di pellegrini all’anno, dopo la basilica di San Pietro in Vaticano e la basilica di Nostra Signora di Guadalupe. Ogni anno, milioni di pellegrini si recano a Lourdes. Dopo il 1858 i medici hanno constatato 7000 guarigioni inspiegabili e la Chiesa ha riconosciuto 70 miracoli.
Thierry Demaizière e Alban Teurlai raccontano…
“Lourdes è quel luogo dove si possono mettere da parte le proprie convinzioni private per individuare un «qualcosa» di straordinario. È questo «qualcosa» che ci incuriosiva, avevamo l’intuizione che Lourdes dovesse essere un crogiolo di umanità dove accadeva «qualcosa» di eccezionale sulla condizione umana, «qualcosa» che superava persino la fede e che ci portava ad interrogarci sul nostro rapporto con la sofferenza e la morte”.