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Filippo Arlia: “La musica classica a distanza si può insegnare fino ad un certo punto”

Di fronte a problemi di emergenza, in cui sorge la necessità di ricorrere a forme alternative rispetto a quella classica in presenza, resteranno sospese sino al prossimo 5 aprile le lezioni e le attività didattiche dell’Istituto Superiore di Studi Musicali P.I.Tchaikovsky di Nocera Terinese (CZ) riesce a gestire in modalità on-line processi di didattica innovativa che si traducono in azioni organizzative all’interno di un sistema articolato, ma diretto, rivolto a corsi digitali con strumenti didattici diversi. Questo è quanto dichiarato da Filippo Arlia, direttore del conservatorio e professore titolare di una cattedra di pianoforte principale e della cattedra di Direzione d’orchestra.

Filippo Arlia (foto di Claudio Gattuso)

Filippo Arlia (foto di Claudio Gattuso)

Le lezioni online

Le lezioni su www.orientamusa.it/fad sono per la maggior parte programmate con cadenza settimanale. Nell’ambito della settimana vengono inserite le dispense e i metodi per lo studio.  Successivamente vengono caricati i compiti per la certificazione della frequenza delle lezioni, che ogni allievo deve seguire nell’ambito della settimana. Quindi, ad esempio, un corso che dura 36 ore sarà strutturato più o meno nell’ambito di cinque/sei settimane, in base alla quantità di ore che viene assegnata alla lezione. Non sono lezioni che si tengono in maniera frontale, nel senso intese come “video lezioni”, ma la piattaforma permette la strutturazione del corso in maniera tale che possa essere seguito da tutti gli allievi settimanalmente. Gli studenti scaricano i materiali di studio e ottemperano all’invio dei diversi compiti. Saranno invece sospese temporaneamente le classi di strumento. Sempre secondo il Maestro Arlia, queste lezioni non posso esistere senza il contatto quotidiano tra maestro e alunno, legame che nessuna piattaforma online non potrà mai sostituire.

Il Maestro Filippo Arlia

Il Maestro Filippo Arlia

Filippo Arlia dichiara

Il campo dell’insegnamento della musica classica come sempre è stato dimenticato. Nei decreti sono state esortate le università a organizzare lezioni online. Però, hanno dimenticato che lo strumento musicale per poter esser insegnato ha bisogno dell’insostituibile contatto con l’insegnante: correggere la posizione sullo strumento è qualcosa che non si può fare su piattaforme online.  Si sono create problematiche di non poco conto perché non è stata data una direttiva precisa. Sarebbe stato meglio dire che tutte le materie che prevedono il contato insostituibile col maestro dovrebbero essere recuperate in presenza alla fine dell’emergenza. Noi speriamo che avvenga, ma al momento è a discrezione di ognuno, perché la maggior parte dei direttori di conservatorio ha detto di passare all’online. Ma come si fa una lezione online con il pianoforte? Non penso che esista il modo di correggere la postura: da secoli l’insegnante abbassa le spalle allo studente di pianoforte fino ad arrivare alla posizione corretta”.

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