Dopo l’apertura in musica, Ostia Antica Festival 2020 il 31 luglio dà il via agli appuntamenti teatrali con un’ironica, divertente e originale versione de I Menecmi di Plauto, adattata da Sacha Piersanti e affidata a Francesco Montanari con la regia di Enrico Zaccheo. Divertente, grottesco paradossale, il monologo vede l’attore in un’irresistibile veste comica.
I Menecmi sono due fratelli gemelli, separati alla nascita, che si rincontrano dopo lunghe peripezie dando origine ad una serie di scambi di persone e – dunque – di equivoci. Recitata da un solo attore che interpreta i due personaggi, lo spettacolo diventa un “gioco psicanalitico” in cui i Menecmi possono rappresentare i due caratteri di ogni individuo, che ha in sé tutto e il suo contrario. Ai Menecmi danno ciclicamente dei pazzi, ma se i pazzi fossero gli altri? Se pazzi fossero, cioè, quelli che non si rendono conto di essere anche loro doppi di se stessi? Una commedia che nasce da un torto e termina con la riparazione dello stesso, che presta il fianco alla risata semplice ma non si nega alla riflessione ben si adatta ad un racconto narrativo che vada oltre il semplice “spiegare” lo scritto.
Il tentativo qui – inedito e forse ardito – è quello di entrare nella vicenda per estrarne il mito e confrontarlo con noi, con noi intesi come uomini di oggi. Il fulcro dell’indagine infatti è comprendere cosa sia rimasto a noi, oggi, della struttura di quella commedia latina. Che cosa sia arrivato e che cosa si sia perso per strada, che cosa rappresentino quei due gemelli identici che lottano per riunirsi contro le forze del caso.