In occasione della riapertura della mostra L’Archivio Animato. Lavori in Corso dal 19 settembre presso la Fondazione Cirulli (via Emilia 275, San Lazzaro di Savena, Bologna), viene inaugurata Federico Fellini Dietro Le Quinte, una nuova sezione – a cura di Nicola Lucchi, Queens College-Cuny – che resterà aperta fino al 13 dicembre. Una sezione che vuole essere un omaggio a Federico Fellini nel centenario della sua nascita e che presenta per la prima volta dei materiali esclusivi conservati nell’archivio della Fondazione Cirulli che vogliono raccontare la straordinaria arte cinematografica che sta dietro i film di Federico Fellini e il suo indissolubile legame con le arti visive e l’artigianato artistico.
Un Arte da costruire
Dall’apparizione del transatlantico Rex in Amarcord alle maschere grottesche del Satyricon, l’epopea felliniana è un continuo accavallarsi di immagini e contenuti che legano l’arte alla letteratura, il surrealismo più elitario alla realtà più quotidiana, la citazione dotta all’ironia popolare. In pochi sanno però che dietro le meravigliose messe in scena felliniane vi è un lavoro meticoloso, fatto di tavole di tempera e gesso su cartoncino, capaci di evocare i tratti fisici e caratteriali degli attori, le atmosfere variamente domestiche, estranee o surreali degli ambienti. Con Federico Fellini Dietro Le Quinte, Fondazione Cirulli vuole dare spazio a questo “backstage”, offrendo uno sguardo approfondito sui lavori di scena di Danilo Donati, scenografo e costumista di rilievo internazionale nonché vincitore di due premi Oscar e di un David di Donatello che, attraverso le collaborazioni con Pasolini, Fellini e Benigni, ha scritto pagine fondamentali nella storia del cinema italiano del Novecento.
Un percorso che esamina tre film
Articolata in un percorso che esamina tre importanti film – Amarcord, Satyricon e Casanova – la mostra comprende una decina di studi originali di Danilo Donati, difficile selezione da un corpus di oltre 100 opere, e sarà in grado di catapultare il visitatore nell’atmosfera del set cinematografico. La sezione ospita anche due bellissimi scatti di Fellini realizzati da Pino Settanni, uno dei migliori fotografi italiani degli ultimi trent’anni. I due scatti fotografici sono parte di Ritratti In Nero, una galleria fotografica che si compone di 77 ritratti di personaggi della cultura e dello spettacolo che Settanni invitava nello storico studio di Via Ripetta 226, vestiti di nero e con un oggetto per loro particolarmente significativo.
Un aneddoto divertente
Molto divertente l’aneddoto che riguarda lo scatto di Fellini che, come un giocoliere, lancia in aria le matite colorate. Fellini non aveva mai accettato di partecipare al progetto ma un giorno si convinse presentandosi allo studio vestito normalmente. Vennero fuori delle brutte fotografie. Fellini disse che aveva sbagliato fotografo e Settanni rispose che aveva sbagliato il colore dell’abito. Fellini indossò il maglione nero e si ripresentò allo studio dove Settanni aveva preparato alcuni fogli e le matite colorate. Mentre disegnava all’improvviso lanciò tutto per aria e nacque così il meraviglioso scatto del giocoliere.
Info: www.fondazionecirulli.org