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Greenland, Gerard Butler lotta contro la fine del mondo

Dopo averlo visto in GeostormGerard Butler si ritrova di nuovo alle prese con il peggiore dei nemici: la fine del mondo. Da giovedì 8 ottobre 2020 esce infatti nelle sale Greenland, il disaster movie ad alta tensione diretto da Ric Roman Waugh. Il film, dal ritmo adrenalinico e con spettacolari effetti speciali, è interpretato anche da Morena Baccarin, David Denman e Hope Davis.

Il film

La minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John (Gerard Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena Baccarin) e al giovane figlio Nathan (Roger Dale Floyd), compiranno un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della cometa e il conto alla rovescia per l’apocalisse globale si avvicina allo zero, la loro ultima possibilità è un volo disperato verso un possibile rifugio sicuro.

L’importanza di restare uniti

In Greenland per l’umanità sta per scoccare l’ultima ora a causa di un cataclisma naturale. Gerard Butler veste i panni di un uomo che, se salvare il mondo è ormai diventato impossibile, tenterà il tutto per tutto per salvare la sua famiglia: “viviamo le loro paure, le loro preoccupazioni, le speranze e le reazioni – ha raccontato l’attore a Best Movie – e come tutto ciò si manifesta mano a mano che la catastrofe si avvicina“. Il film, metaforicamente, richiama l’emergenza pandemica che stiamo affrontando: “in un certo senso riflette la situazione odierna – ha continuato Butler – come ciascuno di noi, nel suo piccolo, vive e si comporta nel mezzo di una tragedia globale che assolve al ruolo di grande equalizzatore. Eppure è proprio in questi momenti che finiamo per sentirci più uniti, perché siamo tutti nella stessa barca“.

GREENLAND

Ciò che conta davvero

L’ironia è che abbiamo fatto questo film solo l’anno scorso – ha dichiarato il regista Ric Roman Waughquando non c’era né il Covid, né la situazione drammatica che c’è oggi nel mondo. Penso però che le circostanze della vita o della morte abbiano un modo tutto loro per mostrare ciò che è davvero importante nella vita. Costruiamo tutto un mondo artificiale di cose che crediamo importanti, mentre poi ci si accorge di cosa conta davvero per noi come il fatto, ad esempio, di non voler morire da soli“.

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