Da mercoledì 14 ottobre la Eagle Picture per la collana 4Kult distribuisce in home video – il doppio formato 4K e Blu-ray e una card da collezione – Apocalypse Now, il leggendario film diretto nel 1979 da Francis Ford Coppola con interpreti Marlon Brando (colonnello Walter E. Kurtz), Robert Duvall (tenente colonnello Kilgore), Martin Sheen (capitano Benjamin Willard), Frederic Forrest (Jay ‘Chef’ Hicks), Albert Hall (Chief Phillips), Sam Bottoms (Lance Johnson), Laurence Fishburne (Tyrone ‘Mr. Clean’ Miller), Dennis Hopper (fotoreporter), G.D. Spradlin (generale Corman), Harrison Ford (colonnello Lucas).
Il film
Durante la guerra in Vietnam al capitano Willard (Martin Sheen) viene affidata una missione che altri prima di lui hanno rifiutato: trovare ed eliminare il pericoloso e folle colonnello Kurtz (interpretato da un demoniaco Marlon Brando). Il viaggio che Willard deve compiere per raggiungere Kurtz è costellato da prove al limite del credibile e da ambientazioni che trasportano lo spettatore in una dimensione quasi onirica. Un esempio su tutti.
Willard si imbatte in un capitano della “Cavalleria dell’aria” che prima dell’attacco spara Wagner a tutto volume dagli altoparlanti che ha fatto installare sui suoi elicotteri e che, durante il combattimento in corso, decide che deve assolutamente fare surf. Questo è solo uno dei tanti episodi assurdi che vedrà protagonista Willard e la sua squadra prima dell’incontro con l’orrore per eccellenza: Kurtz e i suoi guerrieri. Arrivato al cospetto del Colonnello, per Willard non ci saranno molte alternative e l’unica strada possibile si rivelerà tutt’altro che rassicurante.
Da Conrad a Milius: la nascita del film
Apocalypse Now è ispirato a Cuore di Tenebra di Conrad, ma si rifà a una vasta gamma di testi letterari (Eliot, Kipling, Frazer) e soprattutto attinge all’immaginario del romanzo americano ottocentesco. Lo stesso Coppola scrisse la sceneggiatura insieme a John Milius. Quest’ultimo, nel 1998, su Rolling Stone raccontò:
“Apocalypse Now ha ormai raggiunto lo status di un Citizen Kane, ed è riconosciuto come uno dei più grandi film di ogni tempo. Non fu così da subito. All’epoca dell’uscita, non pochi critici ci scorticarono vivi. Certamente resta il mio più celebre risultato come sceneggiatore, e uno dei migliori. Quella sceneggiatura aveva cominciato a prendere forma quando frequentavo la scuola di cinema della USC – la West Point di Hollywood – insieme a George Lucas. Non avevamo ancora incontrato Francis. Io ero considerato un bad boy, vivevo nella mia auto, ero un surfista anarchico, un ribelle dalla testa ai piedi, un anti-intellettuale della peggior specie. Ho sempre avuto problemi con l’autorità. Lo spettro della guerra del Vietnam pendeva sulle nostre teste. Ero l’unico che avrebbe voluto arruolarsi, tutti gli altri pensavano ad andare in Canada o a sposarsi. Mi iscrissi al Marine Air Program, ma avevo l’asma e venni respinto. Quindi dovetti riconfigurare la mia vita“.
“Alla Usc avevo un insegnante di scrittura, Mr. Irwin Blacker, che mi diede questo compito. Ci raccontava eccentriche storie hollywoodiane, compresa quella sui tanti registi che avevano provato a portare sullo schermo Cuore di Tenebra – più prestigioso di tutti, Orson Welles – senza che nessuno nemmeno riuscisse a sfiorarlo. Conoscevo il libro, l’avevo letto quando avevo diciassette anni e l’avevo amato. Così decisi. Non solo avrei fatto il mio film sul Vietnam, ma avrei usato Cuore di Tenebra come un’allegoria. Avevo l’idea ambiziosa di andare a girarlo proprio in Vietnam. Quando George racconta la storia, esagerandola, dice che ero completamente pazzo. La verità è che tutti allora volevamo andare e girare. Il cinéma vérité era un’idea diffusa. Volevamo fare un piccolo film sporco, in 16mm, con la guerra in corso. Chissà, forse saremmo rimasti uccisi. Certo non sarebbe stato lo stesso film, e certamente non così buono, senza Francis“.
Il Vietnam di Coppola
Capolavoro titanico, visionario, wagneriano. Come scrisse Giaime Alonge “nel Vietnam di Coppola, la massa scura degli alberi si configura come il simbolo di una natura arcaica e terribile, che si fa beffe della ragione della Storia che l’uomo bianco vorrebbe imporle“. Dal canto suo, John Milius disse: “Apocalypse Now è un film contro la guerra del Vietnam? Quasi tutti coloro che vi furono coinvolti, da Francis in giù, erano contro la guerra. Tutti tranne me – sono militarista e anarchico, per assurdo che possa sembrare. Non che io fossi per la guerra. Ma ero dalla parte dei soldati americani che l’hanno combattuta, e volevo che il film riflettesse questa posizione“. Ma la dichiarazione finale non può che essere quella di Coppola: “per me, un film politico non è un film che discute di politica, è un film che cambia lo spirito della gente su un determinato argomento“.
“Apocalypse Now non è un film sul Vietnam; è il Vietnam”.
Francis Ford Coppola
La versione home video 4K
Apocalypse Now sarà disponibile dal 14 ottobre in un’edizione con il doppio disco 4k e Blu-ray e una card da collezione.