In ogni film, quel momento arriva sempre. Quel momento in cui nello sguardo di Ethan Hawke, o meglio, nello sguardo, negli occhi, del personaggio che interpreta, noi vediamo lui, l’uomo dietro la maschera. Passione, intelligenza e intensità, Ethan Hawke fa suo ogni personaggio, lo invade, lo riempie di sé. Un vero artista che sente il suo lavoro totalmente, senza mai sentirsi un divo. Neanche oggi a 50 anni (è nato il 6 novembre del 1970 a Austin, nel Texas) e con 35 anni di carriera cinematografica (e oltre 50 film) alle spalle: l’entusiasmo è sempre uguale, come se stesse per prendere parte al suo primo film.
Dagli esordi all’Attimo Fuggente
La creatività e il gusto per l’arte di Ethan Hawke hanno radici lontane: il suo bisnonno era infatti il fratello di Cornelius Williams, il padre del famoso scrittore Tennessee. Fin da quando era piccolo, Ethan inizia ad avvicinarsi alla recitazione andando a studiare al McCarter Theatre a Princeton, nel New Jersey. In un’altra scuola, la Hun School, prende parte alle prime commedie scolastiche. Poi, a soli 14 anni, il debutto al cinema è cosa fatta nel film Explorers (1985, regia di Joe Dante) al fianco di River Phoenix. Dopo aver continuato a studiare recitazione (alla British Theatre Association in Inghilterra, la Carnegie Mellon University a Pittsburgh e la Packer Collegiate Institute a Brooklyn), nel 1989 per il giovane Ethan arriva la prima notorietà grazie a L’Attimo Fuggente di Peter Weir (lui è uno degli studenti del mitico Robin Williams). Due anni dopo, nel 1991 è tra i fondatori (e direttore artistico) della Malaparte Theater Company, la prima compagnia teatrale della città di New York.
I film (cult) degli anni ’90
Una volta lasciata la scuola, la sua carriera prende il volo grazie a film come Vicino Alla Fine (1992, di Keith Gordon), Alive – Sopravvissuti (1993, di Frank Marshall), e soprattutto Giovani, Carini e Disoccupati, il film generazionale (diventato cult) diretto nel 1994 da Ben Stiller. Lui interpreta Troy, un ragazzo un po’ ribelle che canta con la chitarra e fatica a diventare adulto. Un tipo di carattere e di personaggio che tornerà poi ad interpretare oltre due decenni dopo in Juliet, Naked – Tutta Un’Altra Musica (2018, di Jesse Peretz). Oltre all’incontro con Richard Linklater, di cui scriveremo tra poco, gli anni ’90 lo vedono eccellente protagonista di altre pellicole entrate nell’immaginario collettivo, come il fantascientifico Gattaca – La Porta Dell’Universo (1997), girato al fianco di Jude Law e soprattutto di Uma Thurman che di lì a poco diventerà sua moglie (e resterà a lui sposata fino al 2005). La pellicola, carica di pathos e intensità emotiva, è diretta da Andrew Niccol che dirigerà ancora Hawke in Lord of War (2005) ed in Good Kill (2014). Gli anni ’90 si concludono con il dickensiano dramma sentimentale Paradiso Perduto (1998, di Alfonso Cuarón) e La Neve Cade Sui Cedri (1999, di Scott Hicks).
I registi che si affezionano a Ethan
Il 2000 inizia, anche nel titolo, con Hamlet 2000, una trasposizione moderna di uno dei capolavori di Shakespeare diretta da Michael Almereyda che, come Niccol, sceglierà ancora Ethan per altri suoi film come Cymbeline (2014) e soprattutto il recentissimo Tesla, (2020), nei panni del visionario inventore Nikola Tesla (che “sfidò” Thomas Edison riguardo le scoperte nella trasmissione dell’energia elettrica e della luce). Nel 2002 arriva la prima nomination all’Oscar (come Non Protagonista, anche se l’avrebbe meritata da Protagonista) per il memorabile Training Day di Antoine Fuqua. Anche in questo caso, il regista capisce che Hawke è un attore affidabile, tanto da richiamarlo anche per Brooklyn’s Finest (2009) e I Magnifici 7 (2016). Al club degli “affezionati”, coloro che lo hanno diretto almeno due volte aggiungiamo James DeMonaco (prima nel poliziesco Staten Island, 2009, poi nel thriller/horror La Notte Del Giudizio, 2013), Michael e Peter Spierig (in due dark movies come Daybreakers – L’Ultimo Vampiro, 2009, e Predestination, 2014) e Robert Budreau (Born To Be Blue, 2015, nei panni del leggendario trombettista jazz Chet Baker, e il “folle” Rapina a Stoccolma, 2018, basato sulla nota rapina in banca con ostaggi avvenuta a Stoccolma nel 1973).
I film di Richard Linklater
Ma il legame artistico e umano più importante è senza dubbio quello che Ethan Hawke stringe con il regista Richard Linklater, con cui girerà 7 film. Il primo, stupendo, è Prima Dell’Alba (1995), l’inizio di una trilogia incentrata sulla storia d’amore tra lui (l’americano Jesse) e Julie Delpy (la francese Céline). Seguiranno, quasi ogni dieci anni, Before Sunset – Prima Del Tramonto nel 2004 e Before Midnight nel 2013 e per entrambi questi due film Ethan si guadagnerà una nomination all’Oscar come Co-Sceneggiatore. Altri film dell’accoppiata Linklater-Hawke sono poi Newton Boys (1998), Waking Life (2001), Tape (2001), Fast Food Nation (2006) e il più recente, Boyhood, girato nell’arco di ben 12 anni (2002-2013). Qui Ethan veste i panni del padre del protagonista (la sua interpretazione gli ha fatto guadagnare sia la candidatura al Golden Globe che all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista).
Tra Cinema mainstream e cinema indipendente d’autore
Dal dramma alla commedia, dal thriller all’horror, dal western al biopic, dall’action movie alla fantascienza. Ethan Hawke è un attore completo, capace di calarsi in ogni ruolo e di affrontare ogni genere. Tra i suoi altri film ricordiamo: Identità Violate (2004, di D.J. Caruso), Assault on Precinct 13 (2005, di Jean-François Richet), Onora Il Padre e La Madre (2007, di Sidney Lumet), Boston Streets (2008, di Brian Goodman), La Femme Du Vème (2011, di Paweł Pawlikowski), Sinister (2012, di Scott Derrickson), Getaway (2013, di Courtney Solomon), Regression (2015, di Alejandro Amenábar), Il Piano di Maggie (2015, di Rebecca Miller), Nella Valle Della Violenza (2016, di Ti West), Maudie – Una Vita A Colori (2016, di Aisling Walsh), Valerian e La Città Dei Mille Pianeti (2017, Luc Besson), First Reformed – La Creazione A Rischio (2017, di Paul Schrader), Le Ultime 24 Ore (2017, di Brian Smrz), Adopt a Highway (2019, di Logan Marshall-Green), The Kid (2019, di Vincent D’Onofrio), Le Verità (2019, di Hirokazu Kore’eda). I più recenti sono poi Acque Buie (2020, di RZA) e, per la tv, dopo Moby Dick (2011), sempre del 2020, è The Good Lord Bird – La Storia di John Brown.
Ethan, lo scrittore
Le radici di Tennessee Williams, dicevamo. Ethan Hawke, come abbiamo visto, è un bravissimo sceneggiatore. Ma anche un romanziere. Ha scritto due romanzi: Amore Giovane (1996, The Hottest State, inizialmente pubblicato in Italia col titolo Stato Di Eccitazione), e Mercoledì Delle Ceneri (2002, Ash Wednesday). Più recente, del 2016, è invece Indeh, la graphic novel di Hawke e dell’illustratore Greg Ruth, pubblicata da Grand Central Publishing. Indeh racconta la storia di due nazioni in guerra che cercano di raggiungere la pace e il perdono in un’epoca di grandi rivoluzioni. Il libro è balzato subito in testa alla classifica dei bestseller del New York Times Bestseller nella categoria delle graphic novel in edizione rilegata. Niente male. Un discorso a parte merita infine Rules for a Knight, un un testo ispirato ed ispirante che si pone tra romanzo storico, opera filosofica e manuale di crescita personale che Ethan pubblica nel 2015. Oggi questo è libro è arrivato finalmente in Italia con il titolo Le Regole del Cavaliere (Edizioni Sonda) grazie alla traduzione di Francesco Paolo Ferrotti.
Ethan, il regista
Non poteva mancare, infine, l’Ethan Hawke regista. Il suo primo film (totalmente indipendente, è costato solo 100 mila dollari) dietro la macchina da presa è Chelsea Walls (2001), tratto dall’omonima piece di Nicole Burdette (nel cast la “sua”, all’epoca, Uma Thurman, e Rosario Dawson). Del 2006 è invece L’Amore Giovane, tratto dal suo stesso romanzo, una tormentata storia d’amore ben diretta e recitata. Nel 2014 gira anche il suo primo documentario, Seymour: An Introduction, presentato in anteprima al Telluride Film Festival 2014 e poi proiettato per il pubblico internazionale al Toronto International Film Festival. Il progetto racconta la vita del leggendario pianista e insegnante di pianoforte Seymour Bernstein. Il suo ultimo lavoro da regista (che ha anche co-sceneggiato) è Blaze (2018), sulla vita del musicista country Blaze Foley. La pellicola si basa sulla biografia Living in the Woods in a Tree, scritta dalla musa di Foley, Sybil Rosen. La musica e Ethan Hawke, il fascino è sempre lo stesso. Anche a 50 anni.