Ci mette in guardia dai pericoli e ci spinge alla sopravvivenza. É una emozione che ci paralizza ma che ci può salvare la vita oppure segnalarci delle grandi occasioni di crescita. La Paura: il più atavico e vasto dei temi viene esplorato da cinque noti scrittori contemporanei in Sulla Paura, dal 31 marzo in anteprima esclusiva su RaiPlay. Come in una performance teatrale, Edoardo Albinati, Michela Murgia (foto copertina), Melania Mazzucco, Alessandro Piperno e Sandro Veronesi si alternano e raccontano come questo sentimento possa orientare il senso estetico e regolare i rapporti umani.
Curato da Francesco Siciliano e Francesca d’Aloja per il Romaeuropa Festival 2020 (trentacinquesima edizione) e presentato e registrato grazie alla collaborazione di Accademia di Francia a Roma – Villa Medici (settembre 2020), Sulla Paura è un ciclo di lezioni in puntate di trenta minuti dove lo spettatore proverà a conoscere le paure e le riflessioni intorno alle angosce delle cinque personalità della letteratura italiana. Ognuno di loro, nella propria puntata, ragionerà in modo unico e originale sul termine Paura e coinvolgerà maggiormente il pubblico mettendosi in gioco personalmente.
Le paure di cui si parlerà saranno svariate: la paura di scrivere e quella di non scrivere, la paura come motore delle azioni dell’uomo, la paura come ostacolo alle relazioni umane, la paura come meccanismo virtuoso e positivo. E ancora la paura delle diversità, del giudizio degli altri e di non essere all’altezza. E poi la paura del primo bacio, di star male, di perdere qualcuno, di ferire le persone amate, e ovviamente, anche la più grande di tutte le paure, quella di morire.
Per quanto l’uomo da sempre conosca la parola Paura, e chiunque ne sperimenta il potere e la forza fin da bambino, in questo preciso momento storico diventa un argomento particolarmente attuale perché è entrata d’imperio nel vocabolario quotidiano. Non c’è solo la paura di ammalarsi o di morire, le paure sono tante e si declinano in ogni aspetto della vita umana mentre ciascuno percepisce la paura attraverso la propria sensibilità.