Thriller adrenalinico e a tratti claustrofobico, da mercoledì 28 aprile su Sky Cinema sarà disponibile in prima assoluta Dietro La Notte, il film scritto e diretto da Daniele Falleri, che conta sulle interpretazioni di Stefania Rocca, Fortunato Cerlino, Roberta Giarrusso e la giovanee stella nascente Elisa Visari. Tra suspense e colpi di scena, i protagonisti dovranno superare una fatidica notte in cui niente è come sembra.
Il film
L’intera storia si sviluppa dal tramonto all’alba, momento in cui Marta (Stefania Rocca) deve partire per Dubai trasportando con sé un ingente carico di diamanti. Non è la prima volta che il prestigioso opificio per cui lavora le affida pietre preziose da consegnare a gioiellieri internazionali. Bruno (Fortunato Cerlino), prestigiatore di professione e suo nuovo compagno, l’accoglie innamorato. Ben diverso è il tono aggressivo ed intransigente con cui le si rivolge Elena (Elisa Visari), sua figlia diciassettenne, che la incolpa della separazione dal padre e la osteggia apertamente nella sua relazione con Bruno. Elena è spalleggiata dalla zia Giulia (Roberta Giarrusso), trasgressiva sorella minore di Marta, anche lei segretamente cerca di far scoppiare la coppia di amanti. Cala la notte e Marta e Bruno restano soli perché Elena passerà la notte da un’amica e Giulia è in giro. Quella che si prospetta come una tranquilla serata fra due innamorati, si trasforma improvvisamente in un incubo.
Daniele Falleri racconta…
“Ogni storia nasce da un’urgenza. In Dietro La Notte ho voluto raccontare fino a che punto si può spingere un individuo ‘normale’ quando gli viene negata la propria legittima aspettativa di felicità. È una storia di ribellione oltre i margini della legalità che obbliga i personaggi a confrontarsi con i propri lati più nascosti. Nessuno è come sembra, dato che è proprio nella convivenza degli opposti che, come nella vita reale, si sfiorano e si scontrano nel tentativo di annullarsi a vicenda, che si definiscono le vere identità. Dietro La Notte è sicuramente un film di genere, ma a tratti il ‘thriller’ diventa un pretesto per raccontare altro, spingendolo oltre le etichette. Questo film è in definitiva una contraddizione: un luogo fisico che risiede nella suggestione dell’impalpabile“.