Venerdì 7 maggio in esclusiva su MioCinema arriva Listen, l’opera prima di Ana Rocha De Sousa che è stato presentato alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il Leone del Futuro per la migliore opera prima.
Il film
Una Londra periferica e poco scintillante quella raccontata nel film, in cui una famiglia portoghese si trova in difficoltà economiche talmente gravi da richiamare l’attenzione e suscitare la preoccupazione dei servizi sociali, fino a fargli portare via i tre figli. La giovane coppia di genitori inizierà una battaglia con tutte le forze per riottenere la custodia dei figli, in un crescendo di emozioni e rabbia.
Chi decide se un genitore fa bene il suo lavoro? Quanto e come possono essere d’aiuto le istituzioni? È giusto togliere i figli a genitori amorevoli che però hanno forti difficoltà economiche? A tutto questo cerca di rispondere Listen, che entra a pieno titolo nella lunga tradizione di film ambientati nel Regno Unito che trattano drammi sociali, raccontato questa volta dal punto di vista di una famiglia portoghese immigrata. Al centro del film l’incapacità di ascolto – da cui il titolo – incarnata dalla condizione di handicap della bambina, ma anche dalle istituzioni, che nel nome del protocollo e della burocrazia agiscono in modo ingiusto e crudele.
Ana Rocha De Sousa racconta…
“Ho sentito la necessità di realizzare Listen non solo come cineasta, ma anche come madre. Le forme e le sfumature dei diversi lati di una storia, come una sorta di danza tra giusto e sbagliato, mi interessano molto. La cultura e la vita ci strutturano per farci comportare correttamente e rientrare in determinate categorie, ma nulla è esattamente c iò che sembra. Non è così semplice. La capacità di entrare nei panni di qualcun altro può favorire un cambiamento. Valutare in modo astratto spesso dà adito a errori. La separazione come misura preventiva è un punto interrogativo per le mie convinzioni. L’ unione, il sostegno e la compassione possono far ottenere risultati migliori. Questo film per me è una dolorosa esplorazione del modo in cui vediamo, di ciò che giudichiamo o crediamo e di cosa è effettivamente vero“.