Un’improbabile sicaria romana. Una dark comedy che non potete perdere. Su Amazon Prime Video è ora disponibile in video on demand Matildà, il film di Daniele Misischia con Arianna Bonardi nei panni della protagonista. Nel cast ci sono anche: Arianna Ninchi, Francesco Primavera, Mago Mancini e Oscar Biglia & gli youtuber Violetta Rocks, Federico Frusciante e VictorLazlo88. Il film ha vinto il Digital Media Fest 2019 come Miglior Comedy Sketch e Miglior Attrice Protagonista.
Il film
Matildà (con l’accento sulla A, non dimenticatelo: ci tiene) è giovane, sfortunata e romana. E soprattutto è una sicaria. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: questa è una dark comedy. Matildà deve il suo nome a Luc Besson (ma lui ne è tuttora ignaro): suo padre infatti è un appassionato del film “Léon” ed è ossessionato dal suo idolo Jean Reno, per questo si improvvisa francofono-romanaccio e ha chiamato sua figlia così. Ah, sì: anche lui è un killer. Ma la figlia che vorrebbe intrepida, proprio come la protagonista del film, è tutt’altro che una brava killer: è imbranata, detesta il sangue e odia la violenza. E infatti ogni commissione che le viene affidata dal padre si trasforma in un incubo dai risvolti comici e assurdi.
Matildà è un lungometraggio in forma di raccolta di episodi. La protagonista è infatti nata come personaggio comico di cabaret, si è trasformata in web serie e ora diventa un film, grazie all’incontro con la società di distribuzione internazionale Direct To Digital, che ha l’obiettivo di valorizzare progetti indipendenti sfuggiti al mercato dell’audiovisivo. Misischia e Bonardi firmano così un film fresco e originale che piacerà tanto ai nostalgici quanto agli amanti di un certo humor un po’ particolare.
D’altronde in questa storia «c’è molto di me – racconta Arianna Bonardi, ideatrice e interprete – dei miei aneddoti di vita e delle mie disavventure come donna e attrice. Matildà è una delle possibili “Arianne” che sarei potuta diventare se mi fossi fatta schiacciare dalle avversità. Per questo sono molto legata a lei e la porto in scena con gran divertimento. In un certo senso Matildà c’est moi».