Diretto da Cate Shortland e basato sull’amata serie a fumetti Marvel pubblicata per la prima volta nel 1964, mercoledì 7 luglio arriva al cinema Black Widow, il primo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel. Scarlett Johansson torna a interpretare Natasha/Black Widow (Vedova Nera), affiancata da Florence Pugh e Rachel Weisz.
Il film
Nel film targato Marvel Studios Black Widow, quando viene alla luce un pericoloso complotto, Natasha Romanoff alias Black Widow (Vedova Nera, Scareltt Johansson) si trova ad affrontare il lato più oscuro del suo passato. Inseguita da una forza che non si fermerà di fronte a nulla per distruggerla, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni che ha lasciato dietro di sé molto prima di diventare un Avenger.
Raccontare ancora la Vedova Nera
Il produttore Kevin Feige, presidente e chief creative officer di Marvel Studios, afferma che il personaggio di Natasha Romanoff ha incuriosito il pubblico fin dalla sua prima apparizione in Iron Man 2 nel 2010. “Ha un passato davvero ricco, di cui abbiamo dato degli indizi negli altri film – racconta Feige – ma stavolta lo affrontiamo in un modo completamente inaspettato. Ha fatto moltissime cose nei periodi intercorsi tra le sue apparizioni nei vari film, alcune delle quali saranno molto sorprendenti per il pubblico”. La regista Cate Shortland aggiunge: “credo che la cosa più interessante del film sia il fatto che stiamo giocando con le aspettative del pubblico. Stiamo esplorando alcune parti del passato di Natasha di cui gli spettatori non hanno la benché minima idea. Esploriamo la sua famiglia, ciò che ama e le sue passioni. Si riusciranno a vedere tutti quei suoi aspetti che non si sono mai visti prima d’ora”.
Scarlett torna ad essere Natasha
“Penso che fin dall’inizio, quando abbiamo iniziato a discutere dell’idea di fare un film su Vedova Nera, sapevamo che avremmo dovuto realizzare qualcosa di coraggioso, che scavasse in profondità nel personaggio, altrimenti non avrebbe avuto senso”, afferma Scarlett Johansson, che torna a interpretare il ruolo di Natasha Romanoff/ Black Widow (Vedova Nera). “Dopo aver interpretato questo personaggio per un decennio, volevo assicurarmi che il film fosse soddisfacente dal punto di vista artistico e creativo, sia per me che per i fan”. Secondo lo sceneggiatore Eric Pearson, il continuo mistero di Natasha Romanoff era interessante sia per il pubblico che per i filmmaker. “Tra gli Avengers, credo sia il personaggio che abbia rivelato meno informazioni su di sé da quando l’abbiamo incontrata – spiega Pearson – in Iron Man 2 non era chi diceva di essere. Ha scelto di non svelare il proprio passato e la propria identità al pubblico e agli altri personaggi. In Black Widow, esploreremo finalmente il suo passato e capiremo come mai era così restia a raccontarlo”.
Mostrare la fragilità
Natasha Romanoff, separata dagli altri Avenger che sono ormai divisi, si confronta con il sentiero oscuro che ha percorso per diventare una spia e un’assassina, e con gli eventi successivi alla sua scelta. Con riluttanza si allea con un improbabile gruppo di spie legate al suo passato, che condividono una parte fondamentale della sua storia e sono accomunate dal desiderio di fermare una forza letale che sta per scatenarsi. Ma gli sforzi di Natasha sono minacciati da un letale assassino, le cui abilità sono diverse da qualsiasi cosa abbia mai affrontato prima d’ora. “Quando la vediamo negli altri film dell’Universo Cinematografico Marvel, Natasha appare spesso come una forza impenetrabile – aggiunge Scarlett Johansson – è avventata e fuori controllo ma ha comunque un intelletto meraviglioso. Quali sono i suoi segreti? Cosa la rende vulnerabile? Sono entusiasta di mostrare la sua fragilità e la sua forza. Vive in un mondo maschile e per questo motivo si comporta in un determinato modo. Volevamo scoprire chi fosse davvero Vedova Nera”.
Le radici di una decisione eroica
Per Jac Schaeffer, che ha contribuito al soggetto, potersi ispirare a tutto l’Universo Cinematografico Marvel e all’interpretazione offerta da Scarlett nel ruolo di Natasha è stato utile ma anche intimidatorio. “Avevamo la grande responsabilità di raccontare in modo giusto la storia di questa donna che conosciamo, amiamo e idolatriamo – afferma – c’è un quadro davvero ricco a cui ispirarsi e che poi abbiamo espanso”. Il risultato finale è un thriller d’azione estremamente intenso, come spiega il co-produttore Brian Chapek: “allo stesso tempo, il nostro film risponde a molte domande sul passato di Natasha. Abbiamo visto il suo personaggio evolversi e aprirsi. Abbiamo dato indizi sulla sua identità e sulla sua personalità. In Avengers: Endgame, Natasha è riuscita a fare l’ultimo sacrificio per il bene comune. Ora, vogliamo raccontare una storia incentrata su chi sia veramente e su cosa l’abbia spinta a prendere quella decisione eroica”.