Tra i grandi titoli Fuori Concorso alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Scene Da Un Matrimonio è la serie HBO diretta da Hagai Levi con protagonisti Jessica Chastain e Oscar Isaac. Si tratta della rivisitazione in chiave moderna della miniserie tv (diventata poi film) del 1973 firmata dal Maestro Ingmar Bergman ed interpretata da Liv Ullmann e Erland Josephson . La serie di Levi, che ha diretto tutti e cinque gli episodi, arriverà dal 20 settembre su Sky e NOW.
La serie
Vero e proprio remake in inglese dell’omonima opera di Ingmar Bergman (diresse una miniserie da 300 minuti per la tv in sei episodi poi ridotta a 167 minuti nel film uscito nelle sale nel 1973), Scene Da Un Matrimonio rivisita l’iconica rappresentazione di temi quali amore, odio, desiderio, monogamia, matrimonio e divorzio della serie originale, attraverso la prospettiva di una coppia americana dei nostri giorni. Mira (Jessica Chastain) è un’affermata professionista nell’ambito del tech insoddisfatta del suo matrimonio, mentre Jonathan (Oscar Isaac) è un intellettuale, un premuroso professore di filosofia che si sforza di salvare la sua relazione con Mira. Nel corso dei 5 episodi, Scene da un matrimonio indaga in tutta la loro complessità le dinamiche più private di questa coppia apparentemente solida, ritratta – quasi spiata – nella sua intimità, così da permettere al pubblico di ascoltare le confessioni, le recriminazioni, di due persone che si amano e si odiano allo stesso tempo.
Hagai Levi racconta…
“Scener ur ett äktenskap (Scene da un matrimonio), di Ingmar Bergman, è decisamente l’opera d’arte che più mi ha influenzato. Lo vidi casualmente per la prima volta a diciotto anni, quando ero un giovane, devoto ragazzo ebreo, che viveva in un villaggio remoto e non sapeva nulla di cinema, relazioni o sesso. Ricordo che pensai tra me e me, scioccato: Quindi, questa è arte! La sua brutale onestà, il suo minimalismo radicale, il suo totale affidarsi al testo e alla performance sono stati dei punti di riferimento per tutta la mia produzione successiva. Più tardi, quest’opera è diventata ancora più personale per me“.
“Se Bergman, quasi cinquant’anni fa, voleva fare una dichiarazione sul prezzo del matrimonio, io sentivo che era giunto il momento di parlare anche del prezzo del divorzio. In un’epoca in cui la società consumistica e narcisista ci spinge a cercare costantemente l’autorealizzazione e una libertà superficiale, vale anche la pena ricordare quanto, solitamente, sia traumatica una separazione nel corso della vita umana. Si tratta, comunque, di una storia d’amore. Due persone che si sono salvate a vicenda quando si sono incontrate, sono morte insieme quando hanno vissuto insieme, e non possono rinunciare l’uno all’altra, anche quando toccano il fondo“.