Giovedì 16 settembre alle ore 16:00 in anteprima mondiale nell’ambito del Concorso Italiano, categoria lungometraggi, del 7° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo – a Milano (al Teatro Litta e al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci dal 16 al 19 settembre) verrà presentato I Racconti del Santo Nero, il documentario diretto da Ludovica Fales che mette in scena la storia di due donne che gestiscono un negozio ex voto in un remoto paesino siciliano, rivelando i loro desideri e gli eventi insoliti che circondano il culto del Santo Nero.
Il documentario
Angelina e Aida gestiscono da 50 anni un negozio di “ex voto” a grandezza naturale in un piccolo paese della Sicilia. Persone provenienti da tutta la provincia si radunano per tre giorni alla fine di agosto per celebrare il culto di un santo nero, San Calogero, famoso in tutto il mondo per la sua capacità di guarire ferite fisiche e spirituali e di compiere miracoli straordinari. Il Santo migrante, giunto dalla Turchia attraverso il Mar Mediterraneo in povertà e sviluppate delle capacità taumaturgiche durante il viaggio, è rispettato da atei e credenti in tutta la Sicilia per la sua capacità di eseguire guarigioni apparentemente senza speranza e riunire le persone. I pellegrini si ritrovano a San Salvatore di Fitalia per fare una richiesta di grazia al santo sotto forma di voto.
Un anno dopo camminano tutta la notte al buio per portare al santo “ex voto” a grandezza naturale in cambio del miracolo ricevuto. Si uniscono a una processione di tre giorni, che tiene sveglio il paese giorno e notte, dando vita a un senso di febbre spirituale collettiva che colpisce tutti, dai bambini agli anziani. In un mondo sospeso tra il reale e il surreale, tra pagano e il sacro, tra un tempo immobile e tempo impermanente, Angelina e Aida custodiscono segreti di voti e miracoli, storie di desideri intimi e ardenti ed eventi misteriosi e insoliti che hanno costellato la loro vita e quella dei pellegrini. Attraverso il loro eterno attaccamento al santo nero, rivelano il potere della metafora di un uomo migrante, la cui resilienza e coraggio servono ancora come esempio e ispirazione per coloro che migrano da una parte all’altra del mare.
Ludovica Fales racconta…
“La Sicilia è una seconda casa per me. Vivo in Sicilia alcuni mesi l’anno da quando sono bambina. Anche se ogni volta mi avvicino a questa regione pensando di conoscerla e capirla, mi accorgo che sono accecata dalla scoperta di microcosmi imprevisti e ho sempre bisogno di nuovi strumenti per comprendere le sue immagini e suoni, gli incontri fortuiti, le sfumature sorprendenti e i misteri che vi trovo. L’incontro con San Salvatore e il santo nero mi ha colpito. Sono entrata in questo mondo sospeso tra il senso di comunità e l’intimità, con rispetto e curiosità. Il viaggio del santo nero e la capacità del santo di guarire sono diventati metafore del diritto che tutti gli esseri umani hanno di viaggiare, di liberarsi e conoscere nuovi mondi per conoscere se stessi”.