Solo il 28 e 29 settembre arriva in Italia Unplanned, il film diretto da Cary Solomon e Chuck Konzelman che racconta l’esperienza di Abby Johnson, la dipendente di una delle cliniche mediche abortive piú potenti al mondo che lotta per l’affermazione del diritto di ogni donna, quello di una piena informazione. La pellicola in America ha scosso gli animi raccogliendo al suo debutto ben 6,4 milioni di dollari al botteghino e il quarto posto al box office.
Il film
Unplanned narra la storia (vera) di Abby Johnson (interpretata da Ashley Bratcher), una ex-dipendente dell’organizzazione di cliniche abortive piú potenti al mondo, la Planned Parenthood. Da paladina dei diritti delle donne, Abby Johnson viveva il suo lavoro come una sorta di missione. Questa dedizione le permise di fare una rapida carriera, ottenendo la direzione della principale clinica del Texas (Planned Parenthood nel 2008 premiò Abby come «dipendente dell’anno»). Tutto procedeva a gonfie vele quando, a causa di un’improvvisa carenza di personale, Abby si trovò a coadiuvare un medico nella pratica che lei stessa aveva intrapreso e consigliato alle altre donne per diversi anni quello che vide cambiò la sua vita per sempre, dandole la forza e il coraggio per intraprendere una delle battaglie più importanti di tutti i tempi.
La scoperta del libro di Abby Johnson
Stillwater, una tranquilla città dell’Oklahoma, ha fatto da cornice a questa pellicola la cui “nascita” si può datare nel 2012 quando il duo di registi e sceneggiatori Cary Solomon e Chuck Konzelman, s’imbatté nel libro Unplanned scritto da Abby Johnson. La storia di Abby era talmente avvincente che i due avvertirono il bisogno di portarla sul grande schermo. Rifletterono molto su questo punto e due anni dopo, nella primavera del 2014, Cary e Chuck si misero in contatto con Abby Johnson , riuscendo ad ottenere i diritti del film. Sempre in ascolto della loro voce interiore e attenti a non forzare la mano su un tema tanto delicato, soltanto nell’autunno del 2016 iniziarono a scrivere la sceneggiatura del film.
La storia di Ashley Bratcher
Dopo aver faticosamente trovato i fondi per realizzare il film (costato circa 6 milioni di dollari), Unplanned non fu esente da un’altra minaccia esistenziale: la storia di Abby Johnson era sì straordinaria, ma non c’era nessuna attrice protagonista a cui interpretasse il suo personaggio, che veniva visto come “altamente rischioso” dal mondo cinematografico. Di fronte a tantissime potenziali candidate, che però non andavano bene per quel ruolo, Chuck e Cary erano determinati a tenere duro finché non avessero trovato l’attrice perfetta. Ed ecco presentarsi Ashley Bratcher, una carismatica ragazza della Carolina che s’è rivelata l’interprete perfetta. Ma quello che Ashley non sapeva, era come la provvidenza di Dio l’avesse condotta a quel film in quel preciso momento. Con un nuovo colore di capelli e il copione in mano, Ashely chiamò sua madre per metterla al corrente del ruolo ottenuto. La madre accolse la notizia con le lacrime. La donna infatti aveva abortito all’età di 16 anni, prima di avere Ashley. “Mamma, che c’è che non va?” Sua madre replicò: “Tu non lo sai, ma mi trovavo sul tavolo operatorio della clinica (abortiva), pronta ad abortire te, quando in sala entrò un’infermiera incinta… e io scappai a gambe levate”. Ashley fu a un passo dall’essere abortita e oggi è il volto di Unplanned.