Dopo essere entrato nella storia del cinema australiano – prima come uno dei maggiori incassi al box-office nel week-end di apertura, e poi come uno dei maggiori incassi di sempre al box-office nazionale – giovedì 11 novembre arriva anche nelle sale italiane Chi è Senza Peccato – The Dry, il crime thriller scritto e diretto da Robert Connolly e basato sul pluripremiato bestseller di Jane Harper. Nel cast troviamo Eric Bana, Genevieve O’Reilly, Keir O’Donnell e John Polson.
Il film
L’agente federale Aaron Falk (Eric Bana) torna nella sua città natale dopo un’assenza di oltre vent’anni per partecipare al funerale del suo amico d’infanzia, Luke (Martin Dingle Wall), che secondo quanto riportato avrebbe ucciso sua moglie e suo figlio prima di togliersi la vita – vittima della follia che ha devastato questa comunità dopo più di un decennio di siccità. Quando Falk accetta con riluttanza di rimanere e indagare sul crimine, apre una vecchia ferita: la morte della diciassettenne Ellie Deacon (Bebe Bettencourt). Falk inizia a sospettare che questi due crimini, separati da decenni, siano collegati. Mentre lotta per dimostrare non solo l’innocenza di Luke ma anche la sua, Falk dovrà fare i conti con il pregiudizio nei suoi confronti e la rabbia repressa di una comunità terrorizzata.
Dal romanzo di Jane Harper
Il percorso per adattare The Dry, il best-seller internazionale di Jane Harper, è iniziato ancora prima che il romanzo arrivasse sugli scaffali delle librerie. Gli editori della scrittrice hanno informato i produttori che il manoscritto, che ha vinto il Victorian Premier’s Literary Award per il Manoscritto Inedito nel 2015, sarebbe stato un film straordinario. La produttrice australiana Bruna Papandrea ha acquisito i diritti, che sono stati gestiti dalla stessa società che rappresentava Moriarty: “era il suo primo romanzo – ha spiegato – è una storia incredibile, ed è una storia che volevo assolutamente raccontare, considerato quanto i cambiamenti climatici stiano sempre di più influenzando queste città in Australia“.
Robert Connelly racconta…
“Per me è stato questo insieme di personaggi a fare la differenza, personaggi ricchi, dettagliati e autentici. Non riesci a smettere di leggerlo. È entusiasmante. È un mistery investigativo. È tutto l’insieme. Ha dei personaggi fantastici, ma penso che, alla fine, forse ciò che risalta è un mondo autentico, viscerale e reale. Questa è l’Australia. Questo è un mondo afflitto dalla siccità e colpito dal riscaldamento globale. Se dovessi dichiarare quale sia il fulcro del film, direi che si tratta dell’impatto emotivo del ritorno nel luogo in cui sei cresciuto. Penso che ci siano quelli di noi che se ne sono andati e si sono trasferiti altrove, e poi ci sono quelli di noi che sono rimasti e sono cresciuti dove siamo cresciuti – hanno passato una vita lì. Ora metti insieme queste due idee in un film e poniti quella grande domanda: Cosa succede? Cosa sarebbe successo se Falk fosse rimasto?“.