Sabato 11 dicembre Cineteca Milano presenta un evento imperdibile, la Masterclass La Luce di Storaro, che si terrà nella sala appena ristrutturata Cineteca Milano Meet (ex Spazio Oberdan) a partire dalle ore 10. L’evento, introdotto dal regista e storico del cinema Italo Moscati, insieme a Giovanni Storaro e Luca Rossi, è rivolto tanto ai giovani cinefili quanto a chiunque abbia voglia di immergersi nel lavoro e nell’arte di uno dei più grandi artisti e maestri del cinema italiano e mondiale, 3 volte Premio Oscar per la Migliore fotografia. La Masterclass sarà in particolare dedicata al lavoro di Storaro con Bernardo Bertolucci, e ai capolavori realizzati insieme. L’evento è l’inizio del progetto Storaro vs Bertolucci che comprende il restauro dei 9 film che i due artisti hanno realizzato insieme, un volume monografico dedicato al lavoro degli ultimi anni e una straordinaria mostra internazionale che si terrà a Milano e a New York.
Nato a Roma il 24 Giugno 1940. Nel 1960 il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma lo diploma nella sezione di ripresa cinematografica. Il momento dell’esordio cinematografico nel cinema arrivò nel 1968 con Giovinezza Giovinezza diretto da Franco Rossi, primo film che gli diede modo di esprimere completamente quei concetti che gli sono propri, come un’impronta digitale della sua visione figurativa. Registi come Luigi Bazzoni, Giuseppe Patroni Griffi, Giuliano Montaldo, Salvatore Samperi, Luca Ronconi, Michael Apted, John Harrison, Rachid Benhadj, Alfonso Arau e particolarmente Bernardo Bertolucci, Francis Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura e Woody Allen, lo hanno portato a una maturazione sempre più approfondita dello stile cinematografico che gli ha permesso nel tempo una sempre più cosciente ricerca sulle possibilità creative luministiche dell’immagine.
Con Bertolucci, Storaro ha collaborato come assistente operatore in Prima della Rivoluzione, e come autore della cinematografia in: La Streategia del Ragno, Il Conformista, Ultimo Tango a Parigi, Novecento, Atto Primo, Novecento, Atto Secondo, La Luna, L’Ultimo Imperatore, Il Tè Nel Deserto e Il Piccolo Buddha. L’espressione artistica di Storaro si concentra sin dagli inizi sulla luce, sulle sue possibilità di scrittura, sul suo valore di dialogo tra gli elementi contrastanti che la compongono, per passare successivamente a esplorare dall’interno la luce stessa scoprendone le valenze espressive dello spettro cromatico, i collori che la compongono, dedicandosi allo studio degli elementi fondamentali della vita e alla loro possibile rappresentazione visiva.
Storaro ha ricevuto circa 180 riconoscimenti internazionali, tra cui tre Premi Oscar, conferiti dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Cinematografiche di Los Angeles, per i Film: Apocalypse Now diretto da Francis Coppola, Reds diretto da Warren Beatty e L’Ultimo Imperatore di Bertolucci. Inoltre nell’arco della sua carriera ha fatto incetta di premi dalle più importanti Accademie cinematografiche: quella italiana con i David di Donatello, inglese con i BAFTA, spagnola con i Goya, e poi gli Emmy Awards americani e i Cinematography Award europei.