Mercoledì 13 e giovedì 14 aprile, ore 20:45, sul palcoscenico del Teatro della Pergola di Firenze andrà in scena in esclusiva italiana Exils Intérieurs dell’artista e regista internazionale Amos Gitai, prodotto dal Théâtre de La Ville di Parigi in associazione con Agav Films. Lo spettacolo è dedicato al tema del ruolo dell’intellettuale in temperie di dittatura, con un cast di assoluta rilevanza nel quale spicca un inedito Pippo Delbono nel ruolo di Antonio Gramsci.
Thomas Mann contro il regime
Lo spunto dello spettacolo nasce nel 1936, quando lo scrittore Thomas Mann viveva ormai da tre anni in esilio volontario in Svizzera. Ma non aveva fatto assolutamente nessuna dichiarazione pubblica riguardo alla politica. Si era persino rifiutato di partecipare al Congresso degli scrittori per la difesa della cultura, sebbene suo fratello Heinrich vi avesse svolto un ruolo importante. Poiché era senza dubbio il più eminente scrittore tedesco del suo tempo, era stato spinto da entrambe le parti a prendere posizione. I nazisti insistettero perché tornasse in Germania e lasciarono intendere che le sue idee inconcepibili sulla libertà sarebbero state ignorate se avesse detto una parola di lode verso il Führer. Gli antifascisti lo pregarono di unirsi a loro. Nel 1936 decise di esprimersi sul tema dell’antisemitismo nazista. Il giorno successivo è stato privato della sua nazionalità tedesca ed è diventato apolide.
Lo spettacolo
In scena, in maniera polifonica e nelle lingue originali (il lavoro è in italiano, ma anche in francese e in tedesco, con sottotitoli), si ascolteranno brani di lettere di Thomas Mann, Rosa Luxembourg, Albert Camus, Antonio Gramsci, Else Lasker-Schüler. In particolare si assisterà ad un dialogo immaginario tra Thomas Mann e sua moglie Katia, Rosa Luxemburg e Albert Camus sul tema della posizione dell’artista di fronte all’oppressione. Quali sono le conseguenze quando prende posizione contro un regime autoritario? Come cambierà la sua vita e il suo lavoro? Exils intérieurs risponde a domande come queste combinando brani musicali, proiezioni dei film di Amos Gitai come Berlin-Jerusalem, Kippour, Lullaby To My Father, Promised Land, Tsili, e le letture a cura di Natalie Dessay, Pippo Delbono, Jerome Kircher, Markus Gertken, Hans-Peter Cloos, Talia Di Vries.
Non rinunciare mai alla verità
Amos Gitai ha inserito anche un brano dell’epistolario tra Herman Hesse e Thomas Mann: «Hesse – ha spiegato il regista – consiglia a Mann di tenersi ai margini della politica, ma lui fa esattamente il contrario, va a Bonn e fa un discorso contro il razzismo e contro l’antisemitismo. I nazisti gli tolgono tutto, e lui emigra in America, ma resta coerente con sé stesso. Non rinuncia a dire la verità».
Promised Lands, la video-installazione di Amos Gitai
Nei giorni di Exils Intérieurs è ancora visitabile Promised Lands, la video installazione di Amos Gitai creata appositamente per la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, un’opera che evoca a partire dal lavoro teatrale e cinematografico di Gitai, un viaggio attraverso le epoche e le lingue parlate nel Mediterraneo, per una riflessione politica e poetica quanto mai attuale sui destini umani contemporanei e sulla possibilità di vivere insieme.