Basato sull’inquietante romanzo dell’acclamato scrittore Lawrence Osborne, giovedì 14 luglio arriva nei nostri cinema The Forgiven , il film scritto e diretto dall’acclamato cineasta John Michael McDonagh che ha come protagonisti Ralph Fiennes e Jessica Chastain. Il film combina una sensualità rovente, una maestria cinematografica e colpi di scena inaspettati mentre l’Oriente incontra l’Occidente e l’affidabilità del vecchio mondo collide in maniera catastrofica con la moderna indifferenza.
Il film
David e Jo Henninger (Ralph Fiennes e Jessica Chastain), un medico e una scrittrice di libri per bambini, sono venuti in Marocco da Londra per partecipare a uno stravizioso ed esclusivo fine settimana nella sontuosa villa nel Sahara del loro amico Richard (Matt Smith) e del suo amante Dally Margolis (Caleb Landry Jones). Dopo un pranzo andato per le lunghe in cui ha bevuto molto, un David stanco e barcollante insiste nel fare il lungo viaggio in macchina da Tangeri alla festa, litigando con Jo per tutto il tragitto. Quando due ragazzi appaiono improvvisamente dal buio e David perde il controllo dell’auto, uno di loro, un adolescente marocchino di nome Driss (Omar Ghazaoui), viene ucciso. In preda al panico la coppia mette il suo corpo sul sedile posteriore dell’auto e continua a guidare verso la villa di Richard, sperando che lui possa aiutarli a evitare ogni conseguenza.
La polizia locale sembra non avere alcun interesse nell’investigare sull’accaduto e la festa va avanti imperterrita. Quando arriva a reclamare il corpo di suo figlio, l’addolorato padre di Driss, Abdellah (Ismael Kanater), insiste che David lo accompagni al suo villaggio per aiutarlo a seppellire il ragazzo. Riluttante David acconsente a un viaggio di due giorni di auto per raggiungere la casa della famiglia nel mezzo delle Montagne Atlas, dove Abdellah, le sue tante mogli e il suo unico figlio Driss si guadagnavano da vivere cercando fossili e a vendendoli ai ricchi occidentali. Da solo con Abdellah, David nega ogni responsabilità per l’incidente, ma l’umile dignità del marocchino lo tocca in modi inaspettati. Nel frattempo, nella villa di Richard, il breve flirt di Jo con un altro ospite, Tom (Christopher Abbott), le permette di immaginare una vita diversa per se stessa.
Il Marocco, tra privilegio e povertà
Misterioso, mistico e spesso frainteso, il Marocco incombe nell’immaginazione dei viaggiatori europei e americani come un luogo dove gli outsider e i fuorilegge possono trovare redenzione o oblio. Nell’ultimo film del regista John Michael McDonagh, una coppia anglo-americana arriva a Tangeri con la speranza di fuggire dai costanti sarcasmi e insulti del loro matrimonio fallito. Basato sull’acclamato romanzo del 2012 di Lawrence Osborne, il film segue David Henninger, un chirurgo, e sua moglie Jo, una scrittrice di libri per bambini che ha perso l’ispirazione, nel loro fatale viaggio nel Sahara. Lungo il tragitto i due scatenano involontariamente uno scontro su cultura, fede e responsabilità in un thriller orchestrato meticolosamente e condito con un umorismo pungente e osservazioni aspramente accurate.
Dramma teso e che fa riflettere, The Forgiven si svolge in un fine settimana tra le montagne e i deserti del Marocco e racconta le conseguenze di un tragico incidente automobilistico che ha ucciso un ragazzo marocchino. Una sconcertante e misteriosa storia di occidentali incuranti che vengono coinvolti in circostanze da cui non possono sfuggire né con i soldi né con le parole, avvolti in un’atmosfera generale di presagio e minaccia. Il risultato è un film consapevole, intelligente e visivamente distintivo che smaschera scaltramente le supposizioni che facciamo quando si scontrano privilegio e povertà.
Occidente e Oriente
In The Forgiven, il regista McDonagh immortala le innumerevoli contraddizioni del Marocco, un paese moderno che vive in parte nel mondo antico, dove i suoi straordinari artisti, le tradizioni architettoniche senza tempo e la generosa ospitalità stanno fianco a fianco con la sua povertà, le ingiustizie razziali e una storia di sfruttamento. “Nonostante le ovvie differenze culturali, etniche e socioeconomiche tra i personaggi occidentali e quelli marocchini, l’anima del film è una parabola sulle cose che sono insite nella natura umana: i sentimenti di amore, perdita e anche il bisogno di una ricompensa che trascende le divisioni sociali e di classe,” dice il produttore Nick Gordon. Senza eroi e, alla fine, cattivi, il film rappresenta tutti i personaggi, marocchini e occidentali, come persone a tutto tondo, inquadrando, in egual misura, le debolezze e i fallimenti di due culture e portando alla luce l’umanità imperfetta in entrambe. The Forgiven parla del deterioramento dei rapporti e di espiazione tanto quanto dell’invadenza dell’Occidente: il risultato non può essere che descritto come devastante e inevitabile.