Hugh Jackman è il grande atteso oggi alla 79. Mostra del Cinema di Venezia. L’attore australiano è il protagonista di The Son, il film – in Concorso – diretto da Florian Zeller che ha visto nel cast altri grandissimi attori: Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins e Hugh Quarshie. Sempre in Concorso oggi sarà presentato anche Saint Omer di Alice Diop.
The Son
Un dramma che segue una famiglia che lotta per tornare unita dopo essersi sfasciata. The Son è incentrato su Peter (Hugh Jackman), la cui vita frenetica con il figlio appena nato e la nuova compagna Beth (Vanessa Kirby) viene sconvolta quando l’ex moglie Kate (Laura Dern) ricompare con il figlio Nicholas (Zen McGrath), ormai adolescente. Il giovane manca da scuola da mesi ed è tormentato, distante e arrabbiato. Peter si sforza di prendersi cura di Nicholas come avrebbe voluto che suo padre si fosse preso cura di lui, mentre si destreggia tra il lavoro, il nuovo figlio avuto da Beth e l’offerta della posizione dei suoi sogni a Washington. Tuttavia, cercando di rimediare agli errori del passato, perde di vista il modo in cui tenersi stretto Nicholas nel presente.
Florian Zeller racconta…
“The Son è un film sul senso di colpa, sui legami familiari e, in ultima analisi, sull’amore. Volevo realizzarlo da diversi anni. Ero così determinato a raccontare questa storia che non avrei potuto raccontarne nessun’altra, né da un diverso punto di vista. È in parte ispirato a emozioni che conosco personalmente. Volevo condividerle con il pubblico perché so che molte persone si confrontano con i disturbi mentali e che la vergogna e lo stigma associati a questi problemi possono ostacolare conversazioni necessarie e talvolta vitali”.
Saint Omer
Tribunale di Saint-Omer. La giovane scrittrice Rama (Kayije Kagame) assiste al processo a Laurence Coly, una donna accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi, abbandonata all’arrivo dell’alta marea su una spiaggia nel nord della Francia. Ma mentre il processo va avanti, le parole dell’accusata e le deposizioni dei testimoni sconvolgeranno le certezze di Rama, e metteranno in discussione anche la nostra capacità di giudizio.
Alice Diop racconta…
“Nel giugno del 2016 ho assistito al processo di una donna che aveva ucciso la figlioletta, abbandonandola su una spiaggia in Francia con l’alta marea. Ho pensato che la donna avesse voluto offrire la figlia al ‘mare’, una ‘madre’ ben più potente di quanto non potesse esserlo lei stessa“.
“Ispirata da una storia vera e spinta da un’immaginazione intrisa di figure mitologiche, ho scritto questo film su una giovane scrittrice che assiste al processo di una madre infanticida, con lo scopo di scrivere una rivisitazione contemporanea del mito di Medea. Ma nulla procederà come aveva previsto: l’impenetrabilità dell’accusata porterà la giovane donna a riflettere sulla sua stessa ambiguità nei confronti della maternità. Ho voluto girare questo film per sondare l’indicibile mistero di essere madre”.