Al Teatro Quirino – Vittorio Gassman di Roma dal 27 al 29 settembre andrà in scena Un Tè Per Due Regine, lo spettacolo diretto da Francesco Suriano con protagoniste Caterina Casini nei panni di Peggy Guggenheim e Marilù Prati in quelli di Palma Bucarelli.
Lo spettacolo
Un tavolino e una teiera di porcellana “veneziana” che continua a fumare ininterrottamente per il calore dell’acqua. Il calore della teiera come a rappresentare l’umore che le due donne hanno nutrito l’una verso l’altra. Due tazze e due donne, Peggy Guggenheim (Caterina Casini) e Palma Bucarelli (Marilù Prati) che si osservano in tralice. Ogni tanto una prende lo specchietto dalla borsa per controllare il trucco e si guarda, mentre l’altra finge di non guardare come sanno solo fare le donne. Da questo “quadro” parte il racconto di due donne affascinanti e geniali che hanno costruito e deciso le sorti dell’arte contemporanea negli Stati Uniti e in Italia. Due donne che inizialmente hanno collaborato e poi sono diventate rivali e nemiche. Da questo “quadro” parte il racconto di due donne affascinanti e geniali che hanno costruito e deciso le sorti dell’arte contemporanea negli Stati Uniti e in Italia. Due donne che inizialmente hanno collaborato e poi sono diventate rivali e nemiche. La fotografia risale al 1948 quando si sono incontrate alla Biennale di Venezia, la prima Biennale dopo la seconda guerra mondiale. E da questa fotografia parte il racconto di Peggy e Palma, una sorta di flusso di memoria dell’una verso l’altra a conoscersi e a capire cosa divideva e cosa invece univa due menti raffinate e certamente all’avanguardia del mondo contemporaneo. Uno spettacolo che riesce anche a guardare all’aspetto ironico della vicenda, avendo a che fare con due donne dal carattere intenso e con una forte componente critica. Peggy e Palma si confrontano, si combattono, si stimano, riescono a essere anche complici e incredibilmente molti tratti della loro vita si somigliano.
I racconti spesso s’incrociano e le due dialogano o addirittura l’una diventa i personaggi evocati dall’altra e così narrano la propria storia personale e quella del Novecento che ha prodotto l’arte e la cultura di un’epoca da considerarsi d’oro, con artisti, scrittori e intellettuali come Fontana, Afro, Kandisky, Pollock, Argan, Rothko, Monelli, Beckett, Duchamp, Cocteau e molti altri, che hanno accompagnato le due Monuments Womans nella loro florida e affascinante vita. Nello spettacolo ci saranno alcune proiezioni in cui saranno rappresentate quelle che sono divenute le due “magioni/musei“ di Palma e di Peggy : la Galleria Nazione d’Arte Moderna e Palazzo Venier dei Leoni.