Dall’acclamato regista Ridley Scott arriva giovedì 15 gennaio al cinema l’epico Exodus – Dei e Re, storia di un uomo audace che sfida con coraggio la potenza di un impero. L’Esodo dall’Egitto è la saga eroica per eccellenza. È anche una storia potente, all’insegna delle emozioni, delle rivalità e dei tradimenti, sulla ricerca perpetua della libertà.
Avvalendosi di effetti visivi all’avanguardia e dell’esperienza coinvolgente del 3D, Scott dà nuova vita alla storia di Mosè (Christian Bale) che, incurante del pericolo, si ribella al faraone Ramses (Joel Edgerton) e guida 400.000 schiavi in fuga dall’Egitto e dalla terrificante successione di piaghe funeste che si abbattono sul paese.
Come osserva Ridley Scott: “La vita di Mosè è una delle più grandi avventure e ricerche spirituali di tutti i tempi”. Dalla battaglia iniziale in cui 15.000 soldati egizi attaccano un accampamento ittita, agli edificifi che svettano altissimi, dalla terribile successione di piaghe che colpiscono l’Egitto, al passaggio attraverso il mar Rosso, si vede la mano del regista de Il Gladiatore e Le Crociate: “mi piace tutto ciò che è smisurato – spiega Scott – ne Il Gladiatore sono riuscito a dare un vero respiro al film, a far provare agli spettatori la sensazione di vivere in quell’epoca. In questo Exodus – Dei e Re ho voluto dare vita in modo analogo alla cultura egizia e alla storia dell’Esodo, come mai era stato possibile fino ad ora”.
Il film è stato girato nei Pinewood Studios di Londra e, in esterni, ad Almeria, nel sud della Spagna, e a Fuerteventura, nelle isole Canarie. Il cast è internazionale, una scelta voluta dal regista: “data la sua posizione di crocevia tra Africa, Medio Oriente ed Europa, l’Egitto era, ed è ancora, un punto d’incontro tra culture differenti. Abbiamo scelto attori di etnie diverse per riflettere questa varietà culturale: iraniani, spagnoli, arabi… Vi sono molte teorie diverse riguardo all’etnia del popolo egizio e abbiamo discusso a lungo su come rappresentarne al meglio la cultura. Dovendo dare vita a una vicenda che ha le sue radici in molte religioni ed, è fondamentale per molti popoli in tutto il mondo, abbiamo cercato di scegliere attori che, attraverso la loro interpretazione, potessero rendere giustizia a una storia universale”.
Christian Bale interpreta Mosè, al fianco di Joel Edgerton nel ruolo di Ramses. John Turturro è Seti, Ben Kingsley veste i panni di Nun, Sigourney Weaver è Tuya e Aaron Paul interpreta Giosuè. Christian Bale è un attore con il quale Scott si proponeva da tempo di collaborare. In precedenza, Bale aveva recitato nella produzione della Scott Free Il Fuoco della Vendetta, nel ruolo di un operaio in una fonderia. Per Scott quel ruolo è stato in un certo senso il preludio a quello del profeta e liberatore del popolo ebraico. “Mosè è più vicino a un operaio che non a un faraone, è un uomo semplice e saggio. È un personaggio iconico che, al tempo stesso, deve essere interpretato come una persona reale: è il cuore eroico del film e ne è l’essenza emotiva”.
Christian Bale ha accettato il ruolo per diverse ragioni: “Penso che la storia dell’Esodo sia non solo una delle pietre angolari di molti testi sacri nel mondo, ma anche uno dei racconti più profondi nella storia dell’umanità. Trovo che Mosè sia stato un eroe complesso e anche riluttante. La fede lo ha portato a diventare un uomo in lotta per la libertà, un uomo che non si è fermato davanti a nulla per compiere la volontà di Dio. A parte questo, era un uomo pieno di contraddizioni: aveva fede ma era polemico, era esitante ma anche risoluto, era un guerriero e un liberatore, ed era al tempo stesso impetuoso e stoico”.
In breve, aggiunge l’attore: “Mosè è uno dei personaggi più affascinanti che abbia mai studiato”. Per documentarsi, Bale ha letto i testi sacri, inclusi la Torah e brani del Corano, oltre all’acclamato libro Mosè: Una vita di Jonathan Kirsch. Ha poi visto due film con un approccio alla storia e alla religione molto diverso da quello di Exodus: “Per avere anche una prospettiva umoristica, prima di affrontare il film ho guardato le commedie ‘La pazza storia del mondo’ diretta da Mel Brooks e il classico di Monty Python ‘Brian di Nazareth’”.
Il rapporto più importante che troviamo nel film è quello tra Mosè e Ramses, che sono cresciuti come fratelli. Ramses diventa faraone e Mosè è il suo consigliere più fidato e anche il suo secondo in comando. Ma quando Ramses viene a sapere che Mosè è ebreo, lo caccia, facendolo condurre nel deserto dove è destinato a morte quasi certa. “Ramses impersona il potere assoluto che è inesorabilmente destinato a degenerare”, dichiara Joel Edgerton, interprete del ruolo. “Quando inizia a credere di essere effettivamente un dio, si crea una straordinaria dinamica tra lui e Mosè”.
Ramses è il principale antagonista nella storia, ma Scott ed Edgerton hanno voluto attribuirgli delle sfumature e delle complessità che vanno oltre il temperamento spietato del personaggio. “Ramses ha un forte legame fraterno con Mosè, quindi si trova in conflitto con se stesso quando scopre che è ebreo. E poi ama profondamente la moglie, Nefertari, e il loro bambino, cosa che arricchisce emotivamente il personaggio”, afferma il regista.
Il film, ricco di straordinari effetti visivi, verrà proiettato anche in 3D. Artifici ed effetti speciali che però non slegano la vicenda narrata nel film dalla realtà: “Mosè è cresciuto come un egiziano nobile e importante, come un vero e proprio principe d’Egitto, ma ha tormenti e dubbi molto umani e concreti” ha spiegato Scott.
“Mosè è un personaggio entusiasmante e totalizzante, al punto che, spesso, avrei voluto continuare a recitare. È molto più affascinante di quanto non avessi pensato inizialmente, c’è così tanto ancora da dire su di lui”.
Christian Bale