Questa sera a Firenze (Spazio Alfieri, Via dell’Ulivo 6) verrà proiettato per la prima volta al pubblico Educazione Affettiva, il documentario diretto da Federico Bondi e Clemente Bicocchi e realizzato da Ardaco Productions. I due registi saranno presenti in sala.
Una quinta elementare agli ultimi giorni di scuola: emozioni e paura del futuro scorrono nella vita della classe della Scuola Pestalozzi di Firenze. Il documentario racconta in maniera intima e naturale alcuni momenti della classe in gita scolastica, metafora del delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza che i bambini affrontano insieme ai loro due maestri Matteo e Paolo.
Le musiche di Nuovo Cinema Paradiso (Ennio Morricone ha concesso l’utilizzo di Infanzia e Maturità), le lezioni di educazione affettiva per imparare a rapportarsi con l’altro e gli sguardi dei protagonisti rivelano e rievocano allo spettatore le paure, le gioie e i desideri dell’inevitabile passaggio all’età adulta.
Oggi si parla tanto di Scuola, è senz’altro uno degli argomenti più discussi in ogni tipo di contesto. Gli unici a non avere la possibilità di esprimersi sono però coloro che a scuola ci vanno. Educazione Affettiva dà voce a chi la scuola la anima, la vive, la costruisce e, talvolta, la subisce: i bambini – attori principali di questo microcosmo – e i maestri, figure di riferimento nel loro cammino di crescita. Questa è la scuola, ovunque. Il resto sono sovrastrutture, troppo spesso le uniche delle quali parla l’opinione pubblica.
Senza nessuna mediazione, giudizio o meta-riflessioni da adulti, il film documentario vuole restituire la Scuola ai bambini mettendo la macchina da presa alla loro altezza e scrutando gli sguardi, i gesti, i movimenti e i sogni di una classe di una piccola scuola di Firenze.
Lezioni, relazioni e giochi, piaceri e dispiaceri, dubbi e scoperte, senso del gruppo e riconoscimento del sé, prove, errori e valutazioni, emozioni e affetto animano la vita scolastica, facendo intravedere che tutto questo è solo un pezzo del cammino dell’uomo, in cui cominciamo a conoscere noi stessi. Educazione Affettiva è la storia di una crescita, l’attraversamento di un lento e naturale distacco di un gruppo di bambini di quinta elementare, scandito dai rituali, le ansie, le paure che accompagnano questi momenti: è il passaggio dall’età dell’infanzia a quella dell’adolescenza.
Il documentario mostra come alla base del rispetto dei diritti umani e della crescita della persona vi sia l’educazione allo sviluppo affettivo ed emotivo del bambino e di quanto questa sia parte integrante della sua istruzione primaria, anche nella scuola pubblica.
Fare scuola (in particolare qui si parla di scuola elementare) significa soprattutto ascoltare, amare, educare al rispetto di sé e degli altri e accompagnare il bambino alla conoscenza di se stesso e del mondo, dandogli gli strumenti per affrontare il futuro. Il film intende contribuire a diffondere l’esperienza educativa di questa classe e incentivare la trasmissione di valori universali quali la dignità del bambino e dell’uomo e mostrare come un’educazione di questa tipologia possa favorire la liberta d’espressione, la democrazia e la pace.
«Penso troppo al futuro, e perciò, essendo una bambina di V elementare, il mio futuro sono le medie e il liceo. Mio babbo mi dice sempre di pensare al presente, ma io non ci riesco e non so neanche perché. In questi giorni sento dire cose che mi preoccupano, come “bocciature”… Perché a me? Perché a me? Non voglio andare nel futuro! »
(Da un tema in classe di Giulia)