La sua vita è stata un romanzo. La sua storia è un viaggio alle origini del mito. Venerdì 20 e 27 febbraio 2015, con Fleming – Essere James Bond, il canale laeffe (canale 50 Dtt e Tivùsat, 139 Sky, ore 21) racconta in prima tv in chiaro l’affascinante storia di Ian Fleming, lo scrittore britannico che ha creato il mito di James Bond. A dirigere questa miniserie targata Bbc, è stato Mat Whitecross.
Quattro puntate da 60 minuti distribuite in due serate, nelle quali si ricostruisce, tra spionaggio ed azione, l’aspetto più intimo e meno conosciuto della vita dello scrittore, dagli insuccessi giovanili all’affermazione come giornalista ed autore, dalla passione viscerale per il lusso e le donne, alla storia d’amore con Ann (Lara Pulver) che diventerà sua moglie. A ricoprire il ruolo di Ian Fleming nella serie è Dominic Cooper.
Fleming fu uno studente poco brillante, un agente di borsa sregolato, ma un perfetto seduttore dal fascino irresistibile, in uno scenario racchiuso tra night club inondati di fumo, musica jazz e splendide case vittoriane. Fin da giovanissimo, si distinse per un atteggiamento sopra le righe, che lo portò all’espulsione dal college di Eton ma anche ad un discreto successo come giornalista. Dalla sua penna sorprendente è nato il mito elegante ed intramontabile di James Bond, di cui ha narrato la vita avventurosa, sempre al limite, che ricorda molto la sua.
La miniserie racconta un periodo particolare dell’esistenza dello scrittore britannico, dal 1938 al 1964. Si va dal fallimento come agente di borsa al suo arruolamento nella Marina Militare, nella sezione di Intelligence. Durante il suo tempo in divisa, Fleming capì di avere un duplice dono: per lo spionaggio e per l’invenzione, di cui riveste la sua creatura letteraria James Bond.
E’ proprio da queste esperienze, infatti, che riceve l’ispirazione per dare vita al personaggio che rimarrà nella storia della letteratura, a partire dalla pubblicazione nel 1953 di Casino Royale, scritto durante il suo viaggio di nozze con Ann. Al successo inaspettato dell’opera, nel 1962 segue il debutto nelle sale cinematografiche di Agente 007 – Licenza di Uccidere, interpretato da un poco più che trentenne Sean Connery, al suo primo ruolo da protagonista. E’ l’inizio di un mito.
Basandosi su fatti realmente accaduti, Mat Whitecross ricostruisce la vita di Fleming tra action e spy-story, senza concedere mai un attimo di tregua, in un sottile parallelismo tra autore e personaggio, due facce di una stessa medaglia, protagonisti di due vissuti tanto diversi quanto intimamente convergenti.
“Ho sempre fumato e bevuto e amato troppo. In effetti ho vissuto non troppo a lungo, ma troppo. Un giorno il granchio di ferro mi agguanterà. Allora sarò morto per il troppo vivere”
Ian Fleming