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Tutta l’arte di Vincent van Gogh al cinema con Un Nuovo Modo di Vedere

È una celebrazione senza precedenti quella che l’Olanda dedica al 125° anniversario della morte di Vincent van Gogh. Domani martedì 15 aprile, verrà infatti trasmesso Vincent Van Gogh – Un Nuovo Modo di Vedere, un evento cinematografico unico che sarà trasmesso in contemporanea mondiale in oltre 1000 sale cinematografiche in Europa, Stati Uniti, Canada, Africa, Asia, Australia, Nuova Zelanda e America Latina. In Italia lo potremo vedere solo domani (elenco sale su www.nexodigital.it).

Con una produzione durata due anni, il film è stato realizzato in stretta collaborazione con i curatori del Museo Van Gogh, protagonisti del suo nuovissimo allestimento, e guiderà lo spettatore tra le gallerie e i magazzini del museo di Amsterdam (in genere preclusi ai visitatori). Il pubblico potrà così intraprendere una visita esclusiva e privilegiata tra capolavori e disegni dell’artista: da opere iconiche come I Mangiatori di Patate, I Girasoli, Iris, La Camera di Vincent ad Arles ai suoi numerosi autoritratti, dalle lettere al fratello sino ai disegni e alle annotazioni. Il tutto raccontato con nuove intuizioni e con l’interpretazione di curatori, storici  dell’arte, artisti, ma anche di Vincent Willem van Gogh (pronipote di Theo van Gogh), Dominique-Charles Janssens (Presidente dell’Istituto Van Gogh) e Axel Rüger (Direttore del Van Gogh Museum).

"I Mangiatori di Patate"

“I Mangiatori di Patate”

Oltre che artista sorprendente, Vincent van Gogh è stato un prolifico scrittore di lettere. Per questo il film ne ripercorre i momenti rivelatori, con la partecipazione straordinaria dell’attore Jamie de Courcey a dare movenze e letture alla corrispondenza dell’artista, soprattutto nelle commuoventi ed illuminanti lettere dedicate al fratello Théo (in Italia le Lettere a Theo di  Vincent van Gogh sono pubblicate da Guanda). Tra l’Olanda della sua infanzia, l’Inghilterra e la Francia, Vincent van Gogh: un nuovo modo di vedere racconta l’uomo e l’artista van Gogh ed è stato pensato come un film accessibile a un pubblico di tutte le età.

"Iris"

“Iris”

Il regista David Bickerstaff ha dichiarato: “Vincent van Gogh è diventato un artista all’età di 27 anni e ha prodotto opere solo per 10 anni, prima di spegnersi nel 1890. Ciò di cui molte persone non si rendono conto è che per i primi cinque anni ha realizzato solo disegni e acquerelli – non quadri. Ha quindi prodotto oltre 450 opere negli ultimi cinque anni della sua vita. E’ una cosa incredibile quando si pensa che molte di esse sono dei veri capolavori. Immaginate cosa avrebbe potuto realizzare se non si fosse suicidato? Questo film dimostra che Vincent non era un pazzo o un genio solitario: era un uomo di pensiero profondo, desideroso di comprendere l’essenza del fare arte. Attraverso le sue lettere si capisce che aveva fame di interagire con il mondo, in particolare con la natura e con le persone comuni, quelle della vita di tutti i giorni“.

«Caro Theo, non posso farci niente se i miei quadri non si vendono. Ma verrà il giorno in cui si vedrà che valgono più del prezzo del colore e della vita, anche se molto misera, che ci sto rimettendo».

Da Vincent van Gogh “Lettere a Theo”

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