Tratto dall’omonimo best-seller del permio Pulitzer Lawrence Wright e in concorso al Sundance Film Festival 2015, arriva domani al cinema l’attesissimo Going Clear: Scientology e la Prigione della Fede. Il documentario, scritto e diretto da Alex Gibney, è un intenso sguardo all’interno della controversa religione di Scientology. Attraverso filmati di archivio e testimonianze di ex membri, Gibney ci mostra ciò che i seguaci di Scientology sono disposti a fare in nome della religione.
Dopo Mea Maxima Culpa: Silenzio nella Casa di Dio, un’indagine sugli abusi sessuali nel mondo della Chiesa cattolica, il regista Alex Gibney (premio Oscar per Taxi to the Dark Side) ha deciso di interessarsi a Scientology realizzando una pellicola che tocca una vasta gamma di aspetti della chiesa, dalla sua origine con un ritratto intimo del fondatore L. Ron Hubbard, ai modi di reclutamento, alle pratiche giornaliere dei funzionari, fino al ruolo delle celebrità che ne fanno parte.
Gibney racconta la storia di otto ex appartenenti alla chiesa di Scientology – l’organizzazione che vanta tra i suoi membri alcune grandi star di Hollywood – mostrando come questa riesca a produrre veri credenti, raccontando le loro esperienze e cosa sono disposti a fare in nome di quel credo.
Questo nuovo, importante documentario racconta anche le origini del culto, dal suo concepimento nella mente del suo fondatore L. Ron Hubbard, al crescere della sua popolarità a Hollywood e altrove. Il cuore del film è costituito da una serie di dettagli scioccanti rivelati da alcuni ex fedeli, tra i quali anche alcune celebrità come lo scrittore e regista Paul Haggis, che descrivono la sistematicità delle violenze e dei tradimenti perpetrati dai funzionari della Chiesa, inclusi gli attuali dirigenti. Quello di Gibney è un film coraggioso che parla di egocentrismo, sfruttamento e sete di potere.
Alcuni dei Protagonisti
Lawrence Wright è un giornalista e uno scrittore premio Pulitzer. È autore di Going Clear: Scientology, Hollywood, & the Prison of Belief (finalista al National Book Award), dal quale è tratto il film. Ha dato inizio alla sua inchiesta su Scientology con l’articolo apparso sul New Yorker “The Apostate”, nel quale parlava della fuoriuscita dalla Chiesa del regista Paul Haggis, una rottura che ha creato grande scalpore.
Marty Rathbun è un ex dirigente della Chiesa di Scientology. È stato a lungo al secondo posto nella gerarchia della comunità, nonché braccio destro presidente del consiglio di amministrazione, David Miscavige. Era entrato a far parte della Chiesa negli anni ’70, facendo rapidamente carriera. Marty l’ha poi abbandonata nel 2004 e da allora ne è forse il critico più feroce.
Monique Rathbun è attualmente in causa contro la Chiesa di Scientology per un caso di maltrattamenti. Non è mai stata un membro della setta, ma ha subito anni di sorveglianza e vessazioni nel corso di una campagna condotta da Scientology contro suo marito Marty Rathbun, celebre per le sue accuse contro la Chiesa. Monique aveva incontrato Marty dopo che lui aveva già lasciato Scientology.
Mike Rinder è l’ex portavoce della Chiesa di Scientology. Vi era entrato all’età di 18 anni in Australia, e aveva fatto parte a lungo della Sea Organization. È poi diventato uno dei dirigenti della comunità, lavorando a stretto contatto con Marty Rathbun. Ha raccontato con grande sincerità dei maltrattamenti subiti dal capo del consiglio di amministrazione, David Miscavige. Ha lasciato la Chiesa nel 2007.
Jason Beghe è un attore di cinema e televisione. È entrato a far parte di Scientology nel 1994 dopo averla conosciuta attraverso Bhodi Elfman. Jason ne è poi uscito nel 2007. Da quel momento è diventato uno dei critici più agguerriti di Scientology. Attualmente è il protagonista della serie della NBC Chicago PD.
Paul Haggis è un regista e uno scrittore vincitore di numerosi premi. È entrato a far parte di Scientology in Canada quando era giovanissimo e ha fatto parte della Chiesa per 35 anni. Nel 2008 è diventato il più celebre fuoriuscito dalla setta e il protagonista dell’inchiesta condotta sul New Yorker da Lawrence Wright, dalla quale è stato poi tratto il libro.
Sylvia “Spanky” Taylor ha aderito a Scientology da adolescente entrando a far parte ben presto del suo ordine religioso, la Sea Organization. Ha lavorato all’Hollywood Celebrity Centre, aiutando a reclutare nuovi adepti. In particolare ha lavorato a stretto contatto con John Travolta. Spanky ha lasciato la Chiesa dopo una fuga complicata nel 1987. Per la prima volta ha rilasciato una dichiarazione nel libro di Lawrence Wright, e in Going Clear: Scientology e la Prigione della Fede fa la sua prima apparizione in video.
Sarah Goldberg è stata a lungo membro di Scientology. Da giovane ha fatto parte della Sea Organization, ma ha trascorso la maggior parte del suo tempo come membro pubblico della parrocchia, raggiungendo il livello spirituale più alto dell’OTVII (Operating Thetan, ottavo livello). Sarah ha lasciato la setta nel 2013. Ha rivelato alla stampa i casi di alienazione mentale indotta dalla Chiesa.
Tony Ortega è un giornalista e probabilmente il più grande studioso di Scientology. Ha cominciato a scrivere della Chiesa nel 1995, continuando come giornalista al Village Voice. È oggi il curatore del blog di Scientology The Underground Bunker ed è redattore esecutivo per Raw Story.
Kim Masters è redattore straordinario per Hollywood Reporter. Ha raccontato spesso nei suoi articoli di Scientology e dei suoi legami con Hollywood.
Tom DeVocht è stato dirigente nel clero di Scientology, la Sea Organization. Ha lavorato a stretto contatto con David Miscavige e sua moglie Shelley come supervisore dei progetti per la costruzione e la ristrutturazione della Flag Land Base a Clearwater, in Florida – il quartier generale spirituale della Chiesa. Tom ha lasciato Scientology nel maggio 2005, e nel 2009 ha fatto parte della serie epica del Tampa Bay Times, The Truth Rundown.