Dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, giovedì 17 settembre esce al cinema Marguerite di Xavier Giannoli con una straordinaria Catherine Frot nei panni di una donna stonata che ama la musica ed il canto alla follia.
1921, inizio dei ruggenti anni venti. Non lontano da Parigi, nel castello di Marguerite Dumont (Catherine Frot) si festeggia. Come ogni anno, un gruppo di appassionati di musica vi si riunisce a favore di una grande causa. Nessuno sa molto della proprietaria, tranne che è ricca e che ha dedicato tutta la vita alla sua passione: la musica.
Marguerite canta. Canta con tanto entusiasmo, ma è terribilmente stonata. Simile all’immaginaria Bianca Castafiore, vive la sua passione come in una bolla, e gli ipocriti spettatori che accorrono per ridere di lei si comportano come se fosse davvero la diva che è convinta di essere.
Quando un giovane e irriverente giornalista decide di scrivere un articolo celebrativo sull’esibizione di Marguerite, la donna comincia a credere ancora di più nel proprio talento e trova il coraggio per seguire il suo sogno fino in fondo. Nonostante la riluttanza del marito, e con l’aiuto di una vecchia gloria del palcoscenico, decide di esercitarsi per affrontare la prima serata davanti a una platea di sconosciuti.
A spingere Xavier Giannoli a girare un film è innanzitutto “il mistero di un personaggio”, da filmare “per esprimere un’emozione, una musica interiore: Marguerite ha dedicato la sua vita alla musica, alla bellezza. Ma, senza rendersene conto, è tragicamente stonata, sublimamente stonata”.
Marguerite canta l’opera “come un bambino potrebbe lacerare una rosa” spiega il regista. Per Giannoli è una situazione comica “perché è crudele, poiché Marguerite è in primo luogo una donna innamorata che vuole vivere le sue passioni”. Eppure mai nessuno le ha detto che era stonata: “Cos’è questa lacerazione nella sua voce e nei nostri cuori? Abbiamo tutti bisogno di illusioni per vivere“.
“Credo che per fare un film si debba avere non soltanto qualcosa da dire ma anche qualcosa da tacere”
Xavier Giannoli